Denuncia contro denuncia. Dopo quattro mesi dall’incidente tra il suv del calciatore Ciro Immobile e il tram, tra le parti coinvolte, è battaglia legale. L’attaccante della Lazio Ciro Immobile è stato denunciato dall’austista del tram della linea 19 dell’Atac, V.M., 56 anni, che era alla guida del mezzo con il quale nell’aprile scorso si scontrò in un incidente che comportò il deragliamento del mezzo pubblico. Lo scontro fra l’auto del calciatore e il veicolo avvenne in piazza delle Cinque Giornate il 16 aprile alle 8 del mattino, causando un totale di 12 feriti. Fra questi, oltre all’autista del tram, rimasto ferito e medicato al Policlinico Umberto I di Roma con una prognosi di 7 giorni, rimasero feriti anche otto passeggeri del mezzo insieme a Immobile e le sue due figlie, che si trovavano a bordo dell’auto con lui.

Sulla dinamica dell’incidente si erano consumate una serie di accuse reciproche fra Immobile e l’autista, che dichiaravano entrambi di aver rispettato il codice della strada. Dopo alcune settimane di accertamenti, testimonianze e indagini, non è stato possibile per i vigili urbani giungere ad alcuna conclusione nel merito delle colpe, se non quella di un concorso fra i due individui coinvolti, con la disposizione di risarcimenti incrociati da parte delle assicurazioni dei mezzi coinvolti. Era anche emerso un malfunzionamento del semaforo.

La svolta è però arrivata nei giorni scorsi dopo che, come riporta Il Messaggero, all’autista sono stati refertati tre mesi e mezzo per il completamento della guarigione. Da qui è scattata la volontà dell’uomo di depositare una denuncia per lesioni stradali nei confronti di Ciro Immobile. Proprio Immobile aveva, nei giorni scorsi, avanzato all’Atac una richiesta di risarcimento danni. A nulla è servito quindi il telegramma di conciliazione inviato da Immobile nei giorni subito successivi all’incidente: “Che incidente, per fortuna non ci siamo fatti male. Ti abbraccio”.

Oggi però il legale di Immobile ha presentato una querela: “Abbiamo deciso di presentare una denuncia semplicemente a tutela di Ciro e delle sue due figlie coinvolte nell’incidente. Questa è una vicenda che, per buon senso, doveva restare in ambito civilistico ma così non è stato” afferma l’avvocato Erdis Doraci che ha depositato all’attenzione dei magistrati di piazzale Clodio un denuncia per lesioni. “Nell’incidente i miei assistiti hanno riportato ferite otto volte superiori, in termini di prognosi, a quelle dell’autista. Tutti e tre, ma in particolar modo le due bambine, hanno subito lesioni importanti ai fini della querela, con prognosi del solo pronto soccorso rispettivamente 20 Ciro, 30 e 50 le bambine”, aggiunge il legale.

A metà giugno il giocatore aveva fatto pervenire, attraverso il suo avvocato, una richiesta di risarcimento danni all’Atac. L’azienda municipalizzata, che si occupa di trasporti pubblici nella Capitale, attende la chiusura definitiva dell’inchiesta per decidere le contromosse da intraprendere. Subito dopo lo schianto, l’autista era stato trasportato al Policlinico Umberto I, dove i medici lo avevano refertato con una prognosi di sette giorni, salvo complicazioni. Il dipendente Atac però, si è rivolto a medici specialisti, che hanno allungato ulteriormente la prognosi per le cure e la convalescenza e gli sono state prescritte altre terapie e cure, allungando i tempi di guarigione oltre i novanta giorni. È stato proprio a causa dell’aggravamento della diagnosi e dell’allungamento della prognosi che, come previsto dalla Riforma Cartabia, l’avvocato del tramviere ha depositato la querela per lesioni. Ora, entrambi i legali delle parti coinvolte, Immobile e l’autista del tram, si danno battaglia. Immobile ha contro querelato l’autista del mezzo pubblico dopo che quest’ultimo lo aveva querelato per lesioni stradali.

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