FQChart è la media aritmetica settimanale dei sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani in esclusiva per Il Fatto Quotidiano. Concorrono alla media tutti i sondaggi pubblicati dai maggiori istituti demoscopici nella settimana appena conclusa.

Settimana dal 10/7 al 16/7 (stavolta senza grafico per problemi tecnici)

FdI 28,7%
PD 20,3%
M5S 15,8%
FI 7,8%
Azione 3,7%
AVS 3%
ItaliaViva 2,9%
+Europa 2,4%
ItalExit 2%
Altri 4,2%

Come ogni anno l’estate non è amica dei sondaggi politici. Tra luglio e agosto, con gli italiani interessati solo alle vacanze o preoccupati dall’eccessiva calura, i risultati delle indagini sono decisamente poco affidabili, talvolta, bisogna dirlo, spalmati eccessivamente su dati precedenti. La svolta, come accade ormai da un decennio, si verifica a settembre inoltrato, storicamente mese di movimenti più significativi nelle intenzioni di voto.

Accade quindi che i quattro sondaggi divulgati negli ultimi sette giorni diano risposte tra loro contrastanti.

Prendiamo il caso del primo partito, Fratelli d’Italia (media del 28,7%). Per Euromedia Research di Alessandra Ghisleri il partito di Giorgia Meloni perde quasi due punti percentuali. Anche per Tecnè il trend è negativo. La causa sarebbe da ricercare nei recenti eventi che hanno coinvolto il governo e la maggioranza (su tutti la vicenda Santanchè).

A bilanciare tali segnali negativi ci pensano Swg che assegna mezzo punto in più a FdI e soprattutto Youtrend con un roboante +1,7%.

Nello stesso tempo, supponendo che Meloni sia in calo, arriva Salvini a riprendersi qualcosa nel campo di destra. E infatti ancora per Ghisleri, ma anche per Swg, la Lega torna al 10%.
Come se non bastasse a chiudere il cerchio delle forze di maggioranza, arrivano dati su Forza Italia altrettanto clamorosi. Finito l’effetto post Berlusconi, gli azzurri sono più vicini al 6% come sostiene Youtrend o resistono all’11% come vorrebbe Tecnè?

Solo per il Pd e in parte per i 5Stelle la situazione sembra più definita, con il primo intorno al 20% in tutti i sondaggi e i secondi che ballano tra il 15,5 e il 16,5%. Infine ItaliaViva di Matteo Renzi ha davvero superato il 3% come sostengono alcuni o, nonostante il protagonismo del neo-direttore del Riformista, è un partito ancora troppo vicino al 2% come sostengono altri?

Fonte: Swg, Tecnè, Quorum/YT, Euromedia Research

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