Terzo caso in appena tre settimane: questa volta a deturpare le mura del Colosseo è uno studente tedesco di 17 anni, in gita a Roma accompagnato da un’insegnante. Il giovane è stato sorpreso dal personale di vigilanza del Parco archeologico del Colosseo mentre grattava una parete del piano terra del monumento, deteriorando una parte del laterizio. Il 17enne è stato denunciato per deturpamento di beni culturali e sanzionato amministrativamente dai Carabinieri del Comando di Piazza Venezia. Un gesto che arriva ad un solo giorno dallo sfregio compiuto da un’altra 17enne, questa volta svizzera, denunciata dopo essere stata filmata ieri, 15 luglio, da una guida turistica mentre incideva la lettera iniziale del proprio nome sul basamento del Colosseo.

“È solo una ragazzina, non stava facendo nulla di male” hanno detto i genitori della giovane, secondo quanto riferito dalla guida turistica David Battaglino, che a Repubblica ha raccontato di essere stato avvisato di quello che stava succedendo da un turista messicano. Ha deciso così di intervenire e si è avvicinato con il cellulare in mano alla giovane svizzera, che non ha saputo fornire spiegazioni ed è tornata verso la famiglia, per nulla infastidita: “Ho detto ai genitori che quel che aveva fatto la figlia era illegale e loro con un gesto di stizza mi hanno cacciato via. Ho detto al gruppo che avrei indicato la famiglia alla vigilanza, li ho fotografati e seguiti e ho subito raggiunto la vigilanza per indicarglieli”, ha raccontato Battaglino.

Solo lo scorso 26 giugno un altro turista, questa volta di origine bulgare, si era cimentato in un omaggio alla fidanzata incidendo le iniziali di entrambi sulle mura del Colosseo delle chiavi. Nell’esperienza della guida turistica episodi come questi non sembrano rappresentare casi isolati: “È la prima volta che sono riuscito a filmare un atto vandalico al Colosseo ma in sei anni ne ho visti a decine, c’è anche chi stacca parti del muro. Mi hanno anche sputato una volta perché ho rimproverato un ragazzo”, ha raccontato. Ora la 17enne rischia una multa fino a 15mila euro e una condanna penale che ai sensi dell’articolo 518 duodecies contempla anche la reclusione da due a cinque anni.

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