È iniziato alle 3 di questa mattina lo sciopero nazionale del trasporto ferroviario che vede coinvolti i treni ad alta velocità e regionali di Trenitalia e Italo. La mobilitazione terminerà alle 15, dopo che il ministro dei Trasporti, anche a seguito della posizione espressa dalla Commissione Garante degli scioperi, ha ordinato il dimezzamento dello stop rispetto alle 24 ore proclamate dai sindacati e confermate nel tavolo convocato al Mit per cercare di revocare lo sciopero. Disagi per i passeggeri che sono stati costretti a riprogrammare i propri viaggi e per i pendolari che si sono dovuti organizzare in altro modo.

I disagi
Stazioni insolitamente deserte e binari vuoti caratterizzano queste prime ore di blocco di giovedì 13 luglio, con cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni Regionali di Trenitalia. Situazione al momento tranquilla alla Stazione centrale di Napoli per lo sciopero dei trasporti: diverse, secondo quanto riferisce l’Ansa, le cancellazioni a causa dello sciopero che coinvolge Trenitalia ed Italo ma situazione al momento contenuta e per ora senza particolari disagi.

I treni garantiti
Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi dei treni, potrebbero protrarsi anche oltre le 15 ma sono comunque garantite alcune corse nazionali elencate nelle apposite tabelle (VEDI QUI), con una fascia di garanzia per i pendolari che va dalle 6 alle 9 . Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita tutti i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione.

I motivi della protesta
Ad incrociare le braccia sono i lavoratori delle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal, che parlano di criticità che continuano anche “dopo la prima azione di sciopero dello scorso 14 aprile”, come si legge nel comunicato con cui è stata annunciata la mobilitazione. “Serve – aggiungono le organizzazioni – un adeguato piano di assunzioni, una mitigazione dei carichi di lavoro nella programmazione dei turni degli equipaggi, favorendo la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata, il rilancio del settore manutenzione, la centralità alla rete vendita, l’assistenza ai passeggeri e gli investimenti tecnologici, crescita professionale e percorsi formativi per tutto il personale degli uffici”. Su Trenitalia, le sigle chiedono in particolare che la società “proceda in tempi rapidi alla risoluzione delle problematiche da noi segnalate che penalizzano tante lavoratrici e tanti lavoratori dell’azienda”.

Articolo Precedente

Milano a 30 all’ora? Non cambierà nulla. Bisogna tagliare il numero di auto circolanti

next
Articolo Successivo

“Il contratto in Rai mi servirebbe parecchio”: Filippo Facci tra il caso di La Russa Jr e le accuse di stalking

next