Matteo Renzi rischia di perdere due pretoriani della prima ora. I rumors parlamentari raccontano di un’insofferenza crescente di Ettore Rosato ed Elena Bonetti verso la linea politica del leader di Italia Viva. Così forte che – in queste ore – circolano insistenti voci riguardo alla tentazione dell’ex vicepresidente della Camera di lasciare il partito per passare al gruppo Misto e poi approdare in un altro partito.

I rumors raccolti dall’Adnkronos in Transatlantico a Montecitorio dicono che Rosato – ex capogruppo del Pd – sarebbe attratto dalle ‘sirene’ di Forza Italia e si parla di contatti con i vertici azzurri. Raccontano inoltre che all’interno di Italia Viva ci sia il caso Elena Bonetti: anche l’ex ministro della Famiglia e delle Pari opportunità dei governi Conte II e Draghi starebbe guardando a Forza Italia. Anche lei però decanterebbe prima al Misto. Un modo per sedare eventuali polemiche sul ‘cambio di casacca’.

Secche le smentite che bollano come boutade i retroscena: “Notizie prive di ogni fondamento”, ha scritto il partito in una nota. Certo è però che quando Italia Viva e Azione sono arrivati ai ferri corti sulla fusione in un unico partito, erano emerse voci riguardo alle discordanze sulla linea da tenere proprio tra Renzi e il duo Rosato-Bonetti, entrambi seduti al tavolo della trattativa poi fallita. Diverse volte l’ex vicepresidente di Montecitorio aveva ripetuto: “Serve cucire, non strappare…”.

E negli scorsi giorni Rosato era stato protagonista anche di un tweet tanto criptico quanto eloquente, perché aveva portato in pubblico una vicenda squisitamente interna al partito: “Caro Matteo, ho appreso da una mail di essere membro del comitato delle regole del congresso – aveva scritto – Ti avevo detto, anche personalmente, che non ero disponibile. Mi sembra inutile riepilogare qui i motivi. Poco male, non ci siamo capiti, dopo tanti anni può succedere. Un abbraccio e buon lavoro a tutti gli amici, io sono qui a dare una mano come ho sempre fatto”.

Bonetti invece aveva preso pubblicamente posizione lo scorso 11 giugno contro la nomina di Raffaella Paita a coordinatrice nazionale di Iv. Una scelta fatta direttamente Renzi e comunicata a giochi fatti. L’ex ministra, insieme a Luigi Marattin, aveva criticato il metodo della scelta, ricordando come fosse arrivata “al termine dell’assemblea” nazionale di Italia Viva “senza possibilità di discussione né informazione preventiva”.

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