Sono stati assolti dalla Corte d’Appello di Caltanissetta i 20 manifestanti del movimento “No Muos” che il primo marzo 2014 presero parte al corteo contro la realizzazione del sistema militare per comunicazioni satellitari sotto la gestione del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti che includeva l’installazione di una base anche a Niscemi, in Sicilia. La sentenza di primo grado aveva sancito per 17 di loro la condanna a due anni di reclusione. Per l’accusa i manifestanti avrebbero infatti compiuto atti violenti contro gli agenti stanziati a presidio del corteo, secondo una ricostruzione da sempre contestata dagli avvocati difensori Giorgio Bisagna, Pierpaolo Montalto, Stefania Basile, Carmelo Picciotto e Maria Fabiana Mulè. Corteo tenutosi nei pressi della contrada Ulmo, a Niscemi, attraversando “quel pezzo di territorio da troppo tempo ormai sottratto per gli interessi militari Usa” – si legge nel comunicato degli attivisti No Muos – “ignorando le prescrizioni e nonostante la presenza delle forze dell’ordine”.

La manifestazione si era svolta in occasione del completamento della struttura del Muos, due anni dopo rispetto a quanto previsto dal progetto del Dipartimento della difesa statunitense. Un ritardo considerato dagli stessi manifestanti il risultato delle proprie lotte, come rivendicato nel comunicato: “Ritardo possibile solo grazie alla resistenza del movimento che, senza risparmiarsi, ha bloccato l’avanzamento dei lavori contrapponendo i propri stessi corpi davanti ai mezzi militari e degli operai”.

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