Scoppia la polemica in Senato tra il Partito Democratico e Fratelli d’Italia, per la presenza in Aula del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. I senatori dem prima con Alfredo Bazoli poi con il capogruppo Francesco Boccia annunciano che lasceranno l’Aula, come le riunione delle Commissioni, quando il sottosegretario prederà la parola. “Avete dimostrato di non aver capito la gravità di quello che è accaduto. Delmastro si è macchiato di un’offesa a un’intera comunità politica. Noi – ha detto Boccia – ogni volta che il sottosegretario prenderà la parola, finché non avrà chiesto scusa al Pd, usciremo dall’Aula e dalle Commissioni”. “Il gruppo di Fdi – ha proseguito Boccia – deve dirci se sta difendendo un uomo, un indagato o la propria idea di come si vive nelle istituzioni. Delmastro non solo è indagato per rivelazione del segreto d’ufficio, ma ha anche offeso l’intera comunità politica del Partito Democratico”.

Subito dopo è arrivata la replica del senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni, presidente della commissione Affari Costituzionali: “Se il gruppo del Pd si ritiene offeso ha tutti gli strumenti, dal giurì d’onore a una causa per diffamazione. Ma non ha alcun potere di imporre al governo di dire o non dire, di fare o non fare alcune considerazioni. Ritengo che sia un attentato alla Costituzione. Non spetta al capogruppo del Pd stabilire se Delmastro ha commesso o no un reato”.

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