All’indomani dell’uscita di Threads, la nuova piattaforma testuale lanciata da Zuckerberg destinata a sfidare Twitter, ecco che il colosso di Elon Musk minaccia già una battaglia legale contro Meta. In un prima lettera – inviata da Alex Spiro, avvocato del Ceo di Tesla, al fondatore di Facebook – il legale afferma che l’azienda nutre “gravi preoccupazioni” sul fatto che Meta, casa madre anche di Facebook e Instagram, abbia avuto accesso e abusato dei segreti commerciali e della proprietà intellettuale di Twitter.

Nella comunicazione si sostiene anche che Meta abbia fatto ricorso al reclutamento illecito di ex dipendenti di Twitter per costruire la piattaforma rivale, costruendo così una sorta di “clone” del popolare social network. “Twitter intende far rispettare i propri diritti di proprietà intellettuale e chiede a Meta di assumere azioni immediate per fermare l’uso di qualsiasi segreto commerciale o informazioni altamente confidenziali di Twitter”, si legge nella lettera riportata dal quotidiano americano The Hill.

Il direttore della Comunicazione di Meta, Andy Stone, ha replicato alle accuse con un post proprio su Threads: “Nessuno degli ingegneri è un ex dipendente di Twitter. Non esiste”, ha precisato il dirigente.

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