Nuova sfornata di insulti del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che, dopo lo show di stamattina su Bianca Berlinguer e Mauro Corona, torna a bomba su quelli che ormai sono i suoi più irriducibili nemici: Elly Schlein e i nuovi sotto-vertici del Pd.
Nella sua consueta diretta del venerdì pomeriggio su Facebook, il politico campano inizia in modo soft citando il caso Santanchè: “Stiamo discutendo da giorni su questioni decisive per la nostra vita: la Santanchè e il Twiga, il locale dove vanno a gavazzare politici di destra e di sinistra. Il nostro paese si conferma un grande circo equestre. Passa qualche mese e ripiombiamo tutti in questo grande teatro e in questo grande cabaret, che è la vita pubblica del nostro paese”.

Poi si sofferma sulla proposta del M5s e del Pd sul salario minimo, rifilando la solita bordata alla segretaria dem: “Intanto nel Sud non abbiamo bisogno del salario minimo, ma del lavoro minimo. Ma in ogni caso ricordo che ci sono settori del mondo del lavoro che sono al di sopra dei 9 euro di salario minimo. E se si approva per legge quella proposta, molti settori nei quali il salario minimo è sopra i 9 euro abbasseranno la soglia minima. Non ho capito se i 9 euro sono lordi o netti – continua – Diciamo che 9 euro all’ora sono quasi un quarto di quanto percepisce la consulente del colore dell’onorevole Schlein, visto che prende 300 euro all’ora. Siamo ai livelli dei cardiochirurghi, più o meno. Quindi, 2 ore di armocromia costano 600 euro e valgono più di una pensione minima. Mi auguro che l’onorevole Schlein si faccia rilasciare perlomeno la fattura fiscale, quando si avvale di queste fantastiche prestazioni”.

Successivamente è il turno di Roberto Speranza, definito sarcasticamente dal politico campano “il rivoluzionario”: “Gli unici che hanno combattuto in maniera coerente e tenace contro l’autonomia differenziata siamo stati noi della Regione Campania. Non credo che il Pd abbia molto titolo per sollevare il problema dell’autonomia differenziata, perché uno dei nuovi aderenti al Pd del nuovo corso, l’ex ministro della Salute Speranza, quando si è fatto il riparto del fondo sanitario nazionale – continua – e io protestavo perché la Campania continuava a essere derubata di centinaia di milioni di euro l’anno, faceva finta di non sentire. Con quale legittimità parliamo oggi di autonomia differenziata? Bisogna essere credibili, altrimenti sono chiacchiere al vento. Noi continuiamo la nostra battaglia, al di là della propaganda di chi non ha titolo di parlare di autonomia differenziata”.

De Luca si scatena irrimediabilmente quando annuncia la mostra su Pier Paolo Pasolini a Napoli, presso il Palazzo Reale: “Peccato non avere oggi in vita Pasolini, un grande intellettuale che ha avuto il coraggio della verità e che fustigava l’ipocrisia indegna della sinistra storica, dei radical chic. Cioè di quella sinistra che ancora oggi è malata di presunzione e di superiorità morale ma poi – prosegue – nella coerenza di vita si presenta peggio degli altri. Se fosse stato in vita, Pasolini avrebbe fatto qualche commento su quello che ha fatto il Pd in Campania. Un atto di delinquenza politica. Hanno perduto le primarie e hanno sequestrato il partito. Una vergogna. Neanche nell’Africa subsahariana avvengono queste cose“.
De Luca si riferisce alla decisione di Elly Schlein, che ha “doppiamente” commissariato il Pd in Campania, inviando la senatrice Susanna Camusso come commissaria a Caserta e il senatore Antonio Misiani, già viceministro dell’Economia del governo Conte Due, come commissario in Campania.

Poi passa a offese pesanti ai limiti del sessismo: “Pensate: hanno mandato in Campania per fare il rinnovamento politico un tale che si chiama Misiani, un cacicco che ha 5 legislature sulle spalle, e un fiore di freschezza come la signora Camusso. Dio la protegga a lungo e l’abbia in gloria. Sono passati 5 mesi dalle primarie e non stanno facendo niente. Hanno sequestrato un partito – rincara – perché il risultato delle primarie non gli andava bene: quelli che hanno votato in Campania non hanno approvato il look dell’onorevole Schlein. Eh, bisogna starsi. Si sono inventati di tutto. Che volete cambiare? Dovete solo rispettare le regole elementari della vita democratica, non cercare di imbrogliare mettendo in piedi atti di delinquenza politica”.

E ribadisce le sue offese: “Mando il mio saluto al cacicco Misiani e al fiore di bellezza e di freschezza Camusso, che ha trovato il tempo di firmare i documenti insieme coi peggiori notabili dell’area politica casertana. Ed è stata talmente cafona da non informarsi con la Regione, quando interviene su materie sulle quali noi stiamo lavorando da anni. Che mondo, che policromia – conclude – Piano piano avremo modo di seguire questo cabaret che è stato messo in piedi nella Regione Campania e anche a livello nazionale. Ma per la verità vorremmo concentrarci su cose più serie rispetto all’idiozia di questi improbabili dirigenti del Pd. Il rinnovamento presuppone la libertà intellettuale e personale e la coerenza di vita”.

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