Il calciatore 19enne brasiliano Hugo Vinicius, di cui era stata denunciata la scomparsa dai famigliari lo scorso 26 giugno, è stato ritrovato a pezzi, decapitato e smembrato in un fiume del Brasile, il Iguatemi (nel comune di Sete Quedas). La scoperta è avvenuta il 2 luglio, quando la polizia è riuscita a ritrovare una parte di anca, di torso e di coscia, riuscendo così ad identificare la vittima anche grazie ad un tatuaggio che il ragazzo aveva sul corpo. Della sua testa solo una piccola parte è stata trovata nella giornata del 4 luglio e le ricerche stanno continuando nella speranza di ritrovare altri suoi resti nel fiume. Le parti del suo corpo sono state in seguito portate all’Istituto di Medicina Legale e Odontoiatria (IMOL) per analisi più approfondite.

La sera della sua scomparsa, il 25 giugno, Vinicius si trovava ad una festa oltre il confine in Paraguay ed è poi ritornato in Brasile per pernottare a casa della sua ex fidanzata a Sete Quedas. Per queste ragioni gli inquirenti sono convinti che si possa trattare di un omicidio a “sfondo passionale”. Il giovane è prima stato freddato con tre colpi di arma da fuoco, e in seguito smembrato in piccoli pezzi con una sega elettrica e una sega a nastro. L’ultima volta che è stato visto da vivo erano le 5 del mattino del 25 giugno. Nella giornata di lunedì 3 luglio un uomo sospettato di essere coinvolto nell’omicidio del calciatore è stato arrestato, ma la polizia sta conducendo indagini anche su altre 5 persone e ha effettuato sequestri di strumenti e veicoli che sono stati adoperati per portare a termine l’omicidio.

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