Ci voleva Paolo Bertolucci per ribadire una verità sacrosanta: le difficoltà di Matteo Berrettini sul campo da tennis non c’entrano nulla con la sua relazione con Melissa Satta. L’ex tennista, 6 titoli in carriera e membro della storica squadra azzurra che vinse la Coppa Davis 1976, oggi eccelle anche nelle telecronache per Sky. E con Wimbledon appena cominciato analizza il periodo di forma degli azzurri.

Sinner è un top 10, che con l’esperienza sono sicuro che salirà ancora”, sottolinea Bertolucci in una lunga intervista a Fanpage. Il confronto con Alcaraz però è insensato: “È come se uno gioca a calcio e fa paragoni con Maradona“. L’ex tennista spiega il suo ragionamento: “La differenza che c’è tra Sinner e Alcaraz è uno Slam e due Masters 1000, parliamo di 4mila punti. È abissale. La gente pensa che basti vincere due partite per passare da 8 a 1, ma è come scalare l’Everest“.

Poi le riflessioni si spostano sul momento di crisi che sta vivendo Berrettini: “Non è un crollo, è un problema fisico. Se poi la gente ci vuole mettere in mezzo altre cose…”, spiega Bertolucci. Il romano è stato limitato da tanti infortuni, in particolare agli addominali, che gli hanno tolto il ritmo partita. Ma per molti critici le sue difficoltà sono invece dovute alla storia con Melissa Satta: “Se stava con Francamaria Fraschetti non gliene fregava niente a nessuno. Siccome sta con una ragazza famosa, allora la colpa è quella”, attacca Bertolucci. “Come se gli altri tennisti non avessero rapporti con altre donne. Mi danno un tale fastidio ste cose, non le sopporto. Da una parte c’è l’invidia, ma poi io dico: fatevi i ca**i vostri”, conclude.

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