“Sono stato quarant’anni con la divisa, ero nella Guardia di Finanza quindi mi riservo nel dare giudizi sul ragazzo accusato, ma tutti sanno come la penso”. Così ai giornalisti Elio Bertonesi, il nonno di Michelle Causo la ragazza uccisa a Primavalle. “Adesso deve collaborare deve dire chi l’ha aiutato, non ce l’avrebbe fatta a trasportarla da solo”.
Cronaca - 1 Luglio 2023
Omicidio di Primavalle, il nonno di Michelle: “Lui deve dire la verità, qualcuno lo ha aiutato. Non poteva farcela da solo”
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- 20:05 - **Governo: no rimpasti in vista, mossa Santanché allunga tempi 'squadra'**
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - Tutto resta com'è, ogni tassello al suo posto. Si allontanano le ombre di un possibile rimpasto o di cambi in arrivo nella squadra di governo. Raffaele Fitto, se tutto filerà liscio, a fine novembre dovrebbe fare definitivamente le valigie per Bruxelles, poi ci sono gli interrogativi che aleggiano sulla responsabile del turismo Daniela Santanché e Matteo Salvini, alle prese con i loro guai giudiziari. A tremare non è tanto la posizione del vicepremier leghista, "semmai arrivasse una condanna per il processo Open Arms, per il governo sarebbe una medaglia...", si dicono convinti nelle file dell'esecutivo, quanto quella dell'imprenditrice e ministra in quota Fdi, indagata per truffa ai danni dell'Inps. Ma la 'mossa' giocata oggi dalla difesa di Santanché, ammesso vada a dama, potrebbe allungare, e di tanto, la permanenza della responsabile del Turismo nella squadra di governo, allontanando ogni ombra legata al caso Visibilia.
Al gup di Milano è stato infatti chiesto il trasferimento del procedimento a Roma, e se dovesse arrivare il disco verde alla richiesta -la deadline è fissata al 23 ottobre- i tempi si allungherebbero e di parecchio, "di certo Daniela vedrà la fine della legislatura...", l'ottimismo che si respira in queste ore. Ottimismo, spiegano fonti qualificate all'Adnkronos, che non è tamto legato allo 'scudo' a cui si è appellato nei giorni scorsi il Guardasigilli Carlo Nordio -ovvero l'articolo 27 della Costituzione sulla presunzione di innocenza- quanto ai tempi potenzialmente 'diluiti' del processo.
L'ipotesi di un rimpasto di governo resterebbe dunque da 'escludere a priori', almeno al momento. Con l'idea della premier di non assegnare l'unica casella a breve vacante - il superdicastero di Fitto - ad altri, bensì “ripartire” il pacchetto di deleghe che fino ad oggi il ministro salentino ha gestito in solitaria. Innanzitutto puntando su Palazzo Chigi, dove Meloni può contare su due sottosegretari come Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, con il primo in funzione di “regista”. E giocando più avanti la carta di un sottosegretario ad hoc - due i posti venuti meno nel sottogoverno, con le dimissioni di Vittorio Sgarbi e Augusta Montaruli - creandone uno agli Affari europei. Ammesso che da Milano non arrivi una doccia fredda sul caso Santanché. "Qui ogni giorno parte un treno, speriamo che nessuno esca fuori dai binari e deragli...", scherza un fedelissimo della presidente del Consiglio facendo i dovuti scongiuri.
- 19:34 - Manovra: Ascani, 'Meloni fa video ma mette mani in tasche italiani'
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - "Si fa ma non si dice. Anzi, si nega. Ma se scrivi che vuoi alzare le accise sul diesel poi puoi fare tutti i video che vuoi, la realtà non cambia. Stai mettendo le mani nelle tasche degli italiani". Così Anna Ascani del Pd sui social.
- 19:34 - Calcio: Inzaghi, 'parlai con dirigenza per biglietti Champions, sognavo tifo numeroso'
Milano, 9 ott. (Adnkronos) - "Ho parlato con la dirigenza, ma non ricordo con chi. Rappresentai alla società la richiesta di Ferdico, cioè che detto c'era bisogno di qualche biglietto in più" per la finale di Champions League. "Il mio desiderio era che ci fossero più tifosi allo stadio per poter incitare la squadra". Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, ha risposto per circa un'ora, nella veste di testimone, alle domande della squadra Mobile che indaga sulle presunte infiltrazioni mafiose nella curva Nord.
Inzaghi, non indagato, ammette di conoscere Marco Ferdico, il capo ultrà tra i 19 arrestati dell'inchiesta coordinata dai pm della Dda di Milano Sara Ombra e Paolo Storari, e ribadisce quanto emerso negli atti dell'indagine. Ferdico ha sollecitato l'allenatore a intervenire sui vertici del club per avere più biglietti per la finale di Istanbul del 2023. Secondo quanto ricostruito nell’ordinanza che ha portato agli arresti, la richiesta di Ferdico al mister era stata di "intervenire con la società" per avere più biglietti e da Inzaghi sarebbe arrivata "la promessa" di intercedere per accontentare la curva Nord e avere più tifosi al proprio fianco nella delicata trasferta, dopo lo 'sciopero' del tifo fatto dalla Nord nella sfida contro la Fiorentina. Inzaghi, da quanto risulta, mette a verbale di aver ricevuto un messaggio vocale e poi di aver intrattenuto una conversazione con Ferdico in un clima "tranquillissimo" e di non aver mai percepito alcuna pressione o minaccia. La richiesta di più biglietti viene quindi fatta presente alla società, a quel punto l'allenatore nerazzurro avrebbe inviato un messaggio al capo della Nord per dirgli "ho fatto quello che dovevo", ossia aveva fatto presente la richiesta di un numero maggiore di biglietti per seguire la squadra in un appuntamento clou della stagione.
Quanto ai rapporti con altri esponenti della curva, Inzaghi ha risposto "non conosco" Antonio Bellocco, rampollo del clan di Rosarno e tra gli esponenti della tifosera ucciso dal compagno di curva a Cernusco sul Naviglio lo scorso 4 settembre ("Ho saputo chi e dopo averlo letto sui giornali") e "so chi e Andrea Beretta (tra gli arrestati, ndr) ma non ci ho mai avuto rapporti".
- 19:29 - Manovra: Bersani a Meloni, 'se non fai pagare evasori, tocca mettere tasse a chi già paga'
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - "Meloni dice noi non chiederemo sacrifici. Le rispondo guarda che ci sono milioni di persone che non si curano, giovani sottopagati, povertà abbandonata: tanti li stanno già facendo i sacrifici. Cara Meloni, io ti dico questo: se non fai pagare le tasse a chi non le paga, prima o poi finisci per metterle a chi le paga". Così Pier Luigi Bersani alla presentazione del libro di Roberto Seghetti a Bologna.
- 19:27 - Manovra: Renzi, 'Meloni su tasse mente sapendo di mentire'
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni sulle tasse mente. Ha aumentato le accise, l’Iva sui pannolini e sui prodotti per l’infanzia, il costo dell’energia con provvedimenti sbagliati su rinnovabili e eolico offshore. Noi abbiamo fatto gli 80€, la cancellazione dell’Imu, l’eliminazione dell’Irap costo del lavoro, industria 4.0. Lei ha fatto un sacco di video su Instagram e di post su Twitter. Noi facciamo politica, lei è un’influecer. E sulle tasse mente sapendo di mentire". Così Matteo Renzi sui social.
- 19:27 - **Manovra: Pd ribatte sui profili social della premier, hashtag #tassaMeloni**
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - "Presidente ! Faccia attenzione con 'sti video.. che poi restano e ripete la figura fatta con quello del benzinaio...". Il 'consiglio' è di Pier Francesco Majorino, membro della segreteria Schlein, che come altri colleghi di partito ha postato commenti sui profili social di Giorgia Meloni al video della premier. Tutti con l'hashtag #TassaMeloni. Scrive anche il capogruppo al Senato, Francesco Boccia: "Cara Presidente, è stato il suo Ministro dell'Economia ad annunciare sacrifici, aumento delle accise (scritto nel PSB che avete appena approvato) e tagli lineari sui servizi. Volete dire agli italiani la verità?".
E poi l'eurodeputato Alessandro Zan: "La presidente del consiglio mette la faccia per raccontare ancora bugie. Giorgetti annuncia sacrifici per tutti, il Piano strutturale di bilancio annuncia l’aumento delle accise per fare cassa su famiglie e imprese, e ha ancora la faccia tosta di mentire e scaricare la responsabilità sulla sinistra. Ma il video del 2019 al distributore? Chi l’aveva fatto? Che vergogna". Tra gli altri anche Camilla Laureti, altra eurodeputata dem, posta un commento sul profilo Instagram di Meloni: "'Il riallineamento delle accise di diesel e benzina'. Tradotto: 70 euro in più per le famiglie. Riuscite a spiegarglielo? Le promesse elettorali si sbriciolano di fronte alla realtà. Una destra che non sa governare. E il prezzo lo paga il Paese!".
- 19:26 - Sicurezza, Gsa: "Sciopero Filt-Cgil flop clamoroso, loro richieste irricevibili"
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - "Gsa Gruppo Servizi Associati, leader in Italia e primario operatore in Europa nel campo della sicurezza e prevenzione antincendio, dopo lo sciopero organizzato per lunedì 7 ottobre dalle 19 alle 21, conferma che l’astensione dal lavoro indetta dalla Filt Cgil è del tutto pretestuosa, anche tenendo in considerazione la natura del lavoro svolto da Gsa che è di pubblica utilità, a tutela della sicurezza delle infrastrutture e a garanzia della salute degli utenti e degli stessi lavoratori. Un’astensione, insomma, volta più a (tentare di) assicurare a sé stessa una posizione privilegiata nelle relazioni sindacali con l’Azienda, che a farsi portavoce delle esigenze dei lavoratori. Prova ne è che la stessa FILT insiste nel proclamare astensioni dal lavoro senza preoccuparsi di assicurare alcuna continuità ai servizi essenziali erogati dalla Società, e senza di fatto curarsi delle conseguenze che si ripercuotono, in ultima analisi, sulla sicurezza delle infrastrutture, sulla salute degli utenti e degli stessi lavoratori che si arroga il diritto di rappresentare in toto". Così la stessa Gsa in un comunicato.
"Il contratto collettivo applicato da Gsa, 'Sorveglianza antincendio' infatti, disciplina l’esercizio del diritto di sciopero nelle forme dello 'sciopero virtuale', alla pari di quanto accade per i Vigili del Fuoco e molte altre categorie analoghe, e ciò proprio al fine di bilanciare l’esigenza di dare continuità alla prevenzione e soccorso antincendio, servizio pubblico essenziale, con il diritto di sciopero. È anche, e anzi, soprattutto per questo - prosegue la nota Gsa - che Filt Cgil vorrebbe abbattere il Ccnl Anisa-Confindustria 'Sorveglianza antincendio', ricercando d’imperio l’applicazione di un proprio, minoritario, Contratto Collettivo, dedicato agli operatori antincendio portuali. Il lavoro svolto dagli operatori antincendio di GSA ha invece carattere di servizio di pubblica utilità ed è volto a garantire la salute e la sicurezza degli utenti e dei lavoratori, assolvendo all’obbligo di legge che tutti i presidi siano sempre gestiti e monitorati in continuità rispetto a specifiche vigenze normative. Per questo motivo gli scioperi proclamati il 7 ottobre da Filt CGIL, come quello del 16 settembre, che ha registrato la partecipazione di appena qualche lavoratore, in numero complessivo inferiore a 10 su 2.500 potenzialmente interessati, sono da considerarsi disallineati rispetto alla vigente normativa ed espongono i lavoratori stessi a possibili conseguenze sul piano disciplinare oltre a porre a rischio la continuità di servizi strategici per la collettività, ossia non solo Strade e Autostrade, ma anche Ospedali, Elisuperfici del 118, Stazioni Ferroviarie, luoghi di pubblico spettacolo, ecc".
"Irricevibili quindi - per Gsa - le richieste della Filt Cgil, sigla quest’ultima che dovrebbe tra l’altro svolgere la propria attività esclusivamente a supporto dei lavoratori che prestano servizio nel settore dei trasporti e che per l’appunto, come detto, è firmataria di un Ccnl che regolamenta le attività di Guardie ai Fuochi portuali di poche centinaia di lavoratori impiegati esclusivamente nei porti e dipendenti da operatori che svolgono il servizio a tariffe spesso elevatissime, imposte dalle locali capitanerie, sovente in regime di assoluto monopolio. Il mercato pubblico dei servizi antincendio è invece rigidamente ancorato alle regole dal Codice degli Appalti, improntate sulla massima concorrenza tra numerose imprese italiane ed europee. L’attività della Filt Cgil è inoltre volta a indirizzare la vertenza con modalità a dir poco incomprensibili, puntando l’indice e proclamando scioperi, ma esclusivamente nei confronti di GSA. E ignorando totalmente le altre aziende del settore che applicano però il medesimo CCNL. Addirittura su lotti diversi degli stessi appalti in corso. Una vicenda che va avanti con le stesse scomposte modalità da più di tre anni: insomma un attacco frontale ad una sola azienda, completamente fuori dalle regole della contrattazione e delle corrette relazioni industriali".
"Anche la Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali - prosegue la nota di Gsa - nella nota prot. 0012674 del 04/10/2024 ha stigmatizzato la condotta di Filt Cgil con riferimento alle necessità di assicurare, nel corso della stessa, l’impiego di un numero elevato di risorse che garantiscano la massima continuità al servizio fornito. La Commissione stessa ha infatti affermato, con riferimento non solo al Settore Strade e Autostrade caratterizzate da una specifica regolamentazione definita dalla Ansfisa (l’Agenzia per la Sicurezza del Ministero delle Infrastrutture) e dalla Commissione Permanente Gallerie, 'la necessità di garantire, anche per i settori del trasporto ferroviario e del servizio sanitario nazionale, elevate soglie di servizi minimi dirette a cautelare i rischi a carico della sicurezza degli utenti dei servizi finali rispetto ai quali le attività di sorveglianza antincendio sono concretamente strumentali'. Tutto ciò, ad oggi, viene svolto dalla sola Gsa - si legge - perché la verità è che Filt Cgil, sempre pronta a proclamare scioperi, si rivela assai meno reattiva e poco incline al dialogo quando si tratta di sedersi al tavolo per istituire dei Presidi che, durante le molteplici astensioni collettive, sappiano garantire l’integrale continuità del servizio a beneficio della sicurezza e dell’incolumità di tutti, anche degli stessi lavoratori che Filt vorrebbe rappresentare".
"Nella precedente nota prot. 12188 del 26/09/2024 la medesima Commissione ha altresì ribadito che 'l’impresa interessata dall’astensione collettiva esercita l’attività strumentale ad una pluralità di servizi pubblici essenziali o meglio, concorre all’erogazione, in sicurezza, di una pluralità di servizi pubblici essenziali finali, quali la circolazione autostradale, il trasporto ferroviario ed il servizio sanitario'. Ciò a dire, ribadisce l’Amministratore Delegato Antonio Musacchio, 'la sicurezza non ammette sconti e non ha quindi senso parlare di contingenti minimi quando è in gioco la vita delle persone: tali contingenti minimi sono infatti dettati da precise norme e non sono comprimibili a danno della sicurezza e salute del cittadino'. A ciò si aggiunga, prosegue Musacchio, che 'il sindacato Filt Cgil che ha proclamato lo sciopero del 7 ottobre e dello scorso 16 settembre non è il sindacato di riferimento, perché non è firmatario del Ccnl Sorveglianza Antincendio Anisa Confindustria, vale a dire il Contratto maggiormente rappresentativo del settore'".
Secondo Gsa, "la Filt Cgil sta operando, quindi, al di fuori delle normali regole della rappresentatività, pretendendo di intervenire al di fuori delle regole in ambito di una contrattazione collettiva non sottoscritta dalla stessa. Il Ccnl 'Sorveglianza Antincendio', infatti, viene applicato a migliaia di lavoratori e da tutte le aziende appartenenti al settore in cui opera Gsa, racchiudendo in sé caratteristiche contrattuali specifiche, specialistiche ed afferenti le attività effettivamente svolte dalle imprese esecutrici appalti in sede civile e terrestre specialmente come, ad esempio, in ospedali, infrastrutture di trasporto, enti fieristici, oil and gas, grande distribuzione organizzata e in genere nelle attività ad alto rischio, porti inclusi. Ed ancora tutta la copiosa giurisprudenza amministrativa degli ultimi 15 anni conclama che il Ccnl 'Sorveglianza Antincendio' è il cd contratto di punta del settore ed il maggiormente rappresentativo. In ottica di tutela per i propri lavoratori, la Società informa che Anisa sta comunque già negoziando con il sindacato firmatario il rinnovo del contratto collettivo 'Sorveglianza antincendio' Anisa Confindustria, in scadenza nel 2025 che riserverà senz’altro miglioramenti. Gsa ribadisce quindi che, nell’ambito della suddetta trattativa condotta in seno alla propria associazione di categoria aderente a Confindustria, farà il massimo sforzo possibile per venire incontro alle esigenze dei lavoratori, confidando - conclude la nota - che questa soluzione possa trovare, al più presto, il più ampio consenso di tutte le parti sociali, con coscienza del mercato e delle regole dello stesso".