Circa 200 persone tra operatori, medici, psicologi, utenti e le loro famiglie, sono scese in piazza per protestare contro la mancanza di contributi da parte del Comune a Villa Maraini, la struttura collegata a Croce Rossa, che si occupa di tossicodipendenze, che assiste 600 persone al giorno e che al momento, all’interno dei suoi spazi, ne ha in cura circa 3 mila. Con le note della marcia funebre in sottofondo, i manifestanti hanno intonato diversi cori tra i quali: “l’indifferenza uccide, più della droga.”

“Siamo stanchi di assistere alla sottovalutazione del fenomeno delle sostanze nella città di Roma – dichiara Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini – noi salviamo un sacco di persone, preveniamo decine di migliaia di reati e alla fine del mese non abbiamo i soldi per pagare gli operatori.” È da due mesi, infatti, che i circa 100 lavoratori della struttura, molti dei quali usciti dalla droga, non percepiscono lo stipendio.
“Non è la prima volta che veniamo qui a protestare – aggiunge Daniela Macio, operatrice dal 1991 – perché il Comune ci ignora. Fino al 2015 avevamo dei fondi per finanziare dei piccoli servizi come il turno notturno, ma poi più niente.”

Otto anni fa, infatti, il Campidoglio ha interrotto i bandi, contestualmente all’apertura dell’Agenzia capitolina per le tossicodipendenze, la quale però, non ha mai funzionato.

Villa Maraini fornisce sul territorio diversi servizi, tra i quali ci sono quello della riduzione del danno che si svolge in strada, in diversi quartieri della città, un centro di arresti domiciliari dove le persone possono andare a curarsi e nello stesso tempo fare un percorso alternativo alla detenzione e l’unità di emergenza che si occupa di fornire un servizio di consulenza tossicologico negli ospedali, nei presidi sanitari e nelle caserme, nel caso in cui una persona con problemi di dipendenza venisse arrestata. Al termine i manifestanti hanno fatto sapere che se non ascoltati, scenderanno di nuovo in piazza.

L’assessora alle Politiche sociali e alla Salute Barbara Funari, contattata da ilFattoQuotidiano.it sull’argomento, non ha al momento rilasciato dichiarazioni.

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