Perugia nuda” e “Perugia scambio chat” sono i canali Telegram creati da due studenti liceali per scambiare foto osé di ragazze spesso minorenni, dai 14 anni in su. Tra queste era finita anche una foto di Lidia quindicenne, la ragazza ormai ventenne che aveva subito in prima persona un episodio di revenge porn che le aveva segnato la vita da quando, nel 2016, il fidanzatino di allora iniziò a far girare sul web una foto seminuda che la ragazza aveva scattato per lui.

Nel 2020, un’amica informa Lidia che la sua foto circola in chat appositamente create per raccogliere immagini di ragazze tra gli ambienti frequentati dai liceali: scuola, palestre…ad aiutarli a comporre ed ampliare il catalogo c’erano ex fidanzati, amici e anche amiche, che contribuivano al continuo scambio di foto e notizie sulle ragazze. “Questa ce l’hai?”, “Questa vale poco”. Si cercavano “le più ambite, le più carine. Perugia è piccola…” racconta Lidia. Che, ad un certo punto, ha deciso di fare qualcosa: presentandosi come un ragazzo riesce ad infiltrarsi nelle chat, e, con l’aiuto dell’avvocato Francesco Gatti e il supporto della propria famiglia decide di denunciare. I liceali, oggi studenti universitari, dovranno ora rispondere di revenge porn e pedopornografia.

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