Bocciati in commissione gli emendamenti del Pd al decreto Pa che chiedevano una proroga per l’utilizzo del superbonus per le case popolari. “La destra offre una volta di più il suo vero volto”, scrive in una nota Pierfrancesco Majorino, componente della segreteria nazionale Pd con delega alla Casa e capogruppo dem in Consiglio regionale della Lombardia. “Gli emendamenti promossi da Silvia Roggiani e altri colleghi chiedevano una cosa di buon senso: concedere più tempo ai gestori delle case popolari e di edilizia residenziale pubblica per l’utilizzo del bonus 110. Sino a prova contraria in quelle abitazioni risiede la popolazione più debole e con meno capacità di spesa. Non accogliere questa richiesta di tempi più lunghi dimostra come la destra al governo consideri i più deboli un impiccio. Lo si è visto con il reddito di cittadinanza, lo si vede adesso”.

Anche per il deputato dem Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive, gli emendamenti avrebbero evitato “che si sprechi l’ennesima occasione per riqualificare il grande patrimonio edilizio pubblico, che storicamente soffre della mancanza cronica di risorse da cui deriva la difficoltà di efficientare gli immobili popolari destinate alle fasce più deboli della popolazione urbana. A tal proposito, stride l’approvazione di un Ordine del giorno al decreto Milleproroghe che andava nella stessa direzione degli emendamenti bocciati. È ora che il governo la finisca di penalizzare chi non ce la fa ad arrivare alla quarta settimana e torni indietro sui suoi passi”.

La deputata del Pd Maria Cecilia Guerra, cofirmataria dell’emendamento che chiedeva una proroga per i lavori ammessi alla fruizione del 110% degli Iacp che operano nelle province dell’Emilia-Romagna per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, parla di “ulteriore prova dell’indifferenza della maggioranza e del governo nei confronti delle popolazioni delle zone così gravemente colpite”.

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