Da una parte ci sono le famiglie di bambini con disabilità che denunciano il fatto di non avere la garanzia per i loro figli di poter frequentare i centri estivi per tutta la durata. Dall’altra c’è la politica che assicura il servizio di operatori per l’assistenza, cosa che ad oggi è attiva solo fino a metà luglio, meno della metà dell’intera apertura dei centri. La situazione definita al ilfattoquotidiano.it dai genitori dei ragazzi coinvolti come “assai critica, delicata, esplosiva”, riguarda il Primo Municipio di Roma, dove si segnala la mancanza di alcuni Operatori educativi per l’autonomia e la comunicazione (Oepac), figure fondamentali per seguire i minori disabili. “La partecipazione ai centri è un diritto per tutti”, affermano le famiglie.

Questa volta a evidenziare il problema, annosa questione che tocca diverse realtà in tutta Italia, è l’Associazione Genitori Giardinieri dell’IC Elsa Morante. “Non tutte le famiglie che hanno richiesto il servizio per le 9 settimane di apertura del centro estivo hanno ricevuto l’ok da parte del I Municipio che conferma il supporto per l’inclusione dei loro figli che vivono situazioni di grave fragilità”, denuncia l’organizzazione. “Il centro è aperto per due mesi ma l’assistenza degli Oepac ad oggi (16 giugno, ndr) è assicurata fino a metà luglio, per solo 2-3 settimane su 9, lasciando poi scoperti i bimbi disabili e creando situazioni di grave disagio”, afferma a ilfattoquotidiano.it Emanuele Fortunati, coordinatore dei servizi che funge da tramite tra I Municipio, scuola e genitori.

“Mia figlia autistica non ha ricevuto neanche 1 ora di assistenza”– “A una settimana dall’inizio dei centri estivi ancora non è garantito per tutta la durata il servizio degli Oepac ”, denuncia al Fatto.it Simona, una mamma e socia di Genitori Giardinieri. La scuola ospita fino a 80 minori tra i 5 e i 13 anni, di cui 8 con disabilità, provenienti da diverse scuole della zona ad una tariffa calmierata dal Municipio di 90 euro a settimana con un sistema di sconti differenziati alle famiglie con determinati Isee. Agevolazioni a carico dell’ente gestore ma soprattutto da concedere proporzionalmente al numero di iscrizioni totali con il rischio che alcuni, seppur in possesso dei requisiti, ne rimangano esclusi. “La questione più grave – afferma Fortunati – riguarda lo stanziamento di fondi limitati per gli operatori. Inoltre – continua – è stato negato l’operatore a quei bimbi che, seppur residenti nel I Municipio, frequentano scuole in altri Municipi”. Tale realtà è confermata da Antonina Smolka madre di una bimba autistica. “Ad oggi mia figlia non ha ricevuto neanche un’ora di assistenza”, denuncia. “Ci hanno detto che non abbiamo diritto perché frequenta una scuola del VII Municipio. E’ una cosa burocratica assurda che ci discrimina”.

La replica della responsabile del I Municipio sulle questioni scolastiche – Contattata dal Fatto.it Giulia Ghia, assessora alla Cultura, Scuola, Sport e Politiche Giovanili del I Municipio risponde: “l’assenza di operatori è falso in quanto abbiamo sempre garantito il servizio durante i centri estivi, tra l’altro per molte più ore rispetto a quelle assegnate durante l’anno scolastico”. Risposta che non risolve il problema sollevato però dai genitori e da Fortunati. “Durante l’anno scolastico solitamente le ore di Oepac sono inferiori rispetto al periodo dei centri estivi dove l’assistenza necessaria risulta per più ore”, precisa Fortunati, presidente di Doposquola, un’associazione culturale con lo scopo di proporre attività di contrasto alle povertà educative. Ghia fa’ sapere al Fatto.it che “con gli ultimi fondi arrivati e vedendo la curva di iscrizioni, già oggi garantiamo il servizio oltre metà Luglio e continuiamo a lavorare sul bilancio con il Comune per coprire tutte le settimane per i ragazzi con disabilità che ne fanno richiesta”. Ed è soprattutto questa incertezza sulle restanti settimane che ha creato allarmismo tra i genitori.“Siamo a metà giugno e diverse famiglie lamentano la mancanza degli Oepac. Ci auguriamo che nei prossimi giorni le cose cambino e ogni bambino avente diritto abbia il suo operatore per l’intera durata del centro estivo”, dice Fortunati. Al Fatto.it l’assessora del I Municipio afferma che “ogni 10 iscritti deve essere garantita 1 gratuità ai minori segnalati dai servizi sociali e che è prevista la scontistica del 25% con Isee fino a 25mila euro e del 50% con Isee fino a 10mila”. Fortunati precisa che “si tratta di un ammontare limitato di sconti che potrebbe penalizzare famiglie che si trovino nelle stesse situazioni non iscrittesi tempestivamente e in ogni caso tutta la scontistica è a carico dell’ente gestore che, oltre alla concessione dell’uso degli spazi, è supportato dall’Ente pubblico solo per l’assistenza ai bimbi disabili”.

“I minori disabili hanno il diritto di ricevere l’assistenza nei centri estivi” – Genitori Giardinieri nasce per favorire la socializzazione e per obiettivi educativi dentro le mura scolastiche al di fuori dell’orario della frequenza. Le attività sono aperte anche a chi non frequenta la scuola. “Diverse famiglie chiedono l’assistenza per superare l’estate con dignità”, fanno sapere dall’associazione. “Non si può giocare a fare gli equilibristi con i diritti dei bimbi. Serve certezza di avere il giusto numero di Oepac e per le settimane previste – dice l’associazione -, altrimenti ci organizzeremo per venire al Municipio insieme ai bambini”. E, conclude Fortunati, “questi minori hanno diritto a ricevere l’assistenza per essere autonomi e comunicare con gli altri soprattutto in questo periodo in cui è sospesa la didattica”.

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