“Un eccesso”, “una cosa fuori luogo“. Anche Emma Bonino, ex ministra degli Esteri e leader di +Europa, si è detta contraria, in un’intervista a Repubblica, alla decisione della maggioranza di sospendere le votazioni in Parlamento per sette giorni dopo la morte di Silvio Berlusconi. Tanto che la radicale è arrivata a fare un parallelo tra il Berlusconi in vita e quello dopo la morte: con lui “tutto era totalizzante ed eccessivo in vita e lo è anche nel lutto per la sua scomparsa”.

L’ex commissaria europea puntualizza che non vuole sminuire la portata del personaggio, ma puntualizza che i lavori parlamentari non possono fermarsi nemmeno di fronte alla scomparsa di un personaggio di rilievo della politica italiana: “Nessuna discussione sul fatto che siamo di fronte alla morte di una figura che ha dominato anche la scena politica più a lungo di chiunque altro, ma il Parlamento, a parte naturalmente il giorno del funerale, non aveva alcuna ragione di sospendere i propri lavori. Del resto – aggiunge – anche a Mediaset si lavora e si va in onda”.

“Non voglio polemizzare – precisa -, ma potevano essere sufficienti i funerali di Stato“. Alle esequie Bonino non ci andrà “per ragioni fisiche”, ma “per +Europa ci sarà Benedetto Della Vedova“. Berlusconi, aggiunge poi Bonino, promise la rivoluzione liberale “purtroppo solo a parole. Oggi siamo alla egemonia della destra sovranista, di liberale non c’è più nemmeno il racconto”. Secondo Bonino, “Meloni e Salvini celebrano Berlusconi con questa enfasi pensando di ereditare il consenso che era rimasto a Berlusconi e dando un messaggio di continuità”.

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