Antigua, la mondana dall’animo british famosa per avere tante spiagge quanti giorni dell’anno, e Barbuda, paradiso incontaminato, strade sterrate e forte identità caribeña. Due perle delle Piccole Antille, meta ideale per chi è alla ricerca di atmosfere tropicali, vita da spiaggia, ma anche storia e cultura, senza rinunciare al divertimento e magari a qualche partita a cricket, lo sport nazionale. Immancabili gli attimi di relax, accompagnati da un buon Earl Grey tea pomeridiano, oppure dall’Antiguan Smile da sorseggiare al calar della sera, un cocktail fruttato preparato con due ingredienti a km zero, il Cavalier Rum dell’Antigua Distillery e ananas nero, frutto tipico dell’isola.

Ad Antigua l’anima glam convive con il passato, lo stesso toponimo risale al 1493, un omaggio a Santa Maria de la Antigua, la santa miracolosa di Siviglia. Fu Cristoforo Colombo a nominarla, complici le probabili invocazioni nel bel mezzo dell’Atlantico. Un passato coloniale iniziato con la dominazione spagnola, a seguire quella inglese di cui rimase colonia fino alla dichiarazione d’indipendenza nel 1981. Oggi la storia si racconta negli antichi arsenali della Marina Britannica, nelle fortezze settecentesche, ma anche negli usi e costumi, un’eredità che pervade l’essenza di questa eclettica isola. Le influenze british sono meno presenti a Barbuda, forte delle tradizioni autoctone e più selvaggia. La vita mondana qui è sconosciuta, a prevalere sono le vecchie abitudini dei locali, un luogo incontaminato dove le campagne sono puntellate da placide mucche e asinelli, e le spiagge evocano avventure alla Robinson Crusoe. Due perle delle Antille che offrono esperienze indimenticabili, meta perfetta anche per un viaggio di nozze. Due cuori e una capanna per intenderci, ma esclusiva e con tutti i comfort Turisanda, che offre le migliori soluzioni per rendere la vacanza indimenticabile e vivere tutto il fascino di questi gioielli caraibici del Commonwealth.

Antigua, l’isola paradiso

Spiagge bianche, dalla sabbia soffice come zucchero a velo, onde che sfumano dal blu al turchese intenso, sino alle trasparenze del bagnasciuga. Lungo la costa di Antigua si susseguono una miriade di cale e calette, 365 per la precisione, un sogno ad occhi aperti per gli amanti della vacanza balneare. Una delle più belle è Half Moon Bay, una mezzaluna di sabbia bianca a sud-est dell’isola che spunta in un’area remota e verdissima. Sabbia fine ombreggiata da palme e alberi di coccoloba dove rilassarsi e sorseggiare un cocktail tropicale, magari dopo un tuffo nelle acque calme e trasparenti dai fondali incantati, perfette per lo snorkeling. Sempre lungo la costa meridionale spunta Rendezvous Bay, una lunga distesa di sabbia bianca e acque turchesi incorniciata dalla foresta pluviale dell’entroterra.

Un’altra località amatissima è Jolly Bay, lungo il litorale occidentale dell’isola. Qui si trova la spettacolare North Beach, considerata una spiaggia “luccicante” per la presenza di una miriade di piccole conchiglie dai toni rosa madreperlati che brillano al sole. Nella zona South invece, la spiaggia è bianca come borotalco, perfetta per rilassarsi in una tranquilla atmosfera caraibica. Se invece cercate un po’ di adrenalina da surf, dirigetevi verso la penisola Five Islands, una propaggine di terra a nord-ovest dove spunta Galley Bay. Non distante si trova l’idilliaca Hawksbill Bay, inconfondibile per la singolare forma allungata e ricurva, simile ad un’enorme testa di tartaruga marina suddivisa in quattro spiaggette più piccole, orlate da una vegetazione rigogliosa.

La capitale e la storia

Mare, spiagge e natura incontaminata, ma anche storia e cultura, principalmente racchiuse nella capitale di Antigua, St John’s, un centro dalla vocazione turistica che non ne offusca l’identità. Un po’ caraibica, un po’ inglese, architetture vivaci ma anche vestigia coloniali. La sua posizione, nascosta in una baia riparata lungo la costa nord-occidentale, decretò il suo destino: la Marina Inglese la scelse come quartier generale per le manovre militari nelle Antille sviluppando il porto e il centro urbano. Basta poi inerpicarsi sulle alture ai lati del porto per trovare Fort Berkley e Fort Shirley, avamposti costruiti dagli inglesi nel XVIII secolo, due sentinelle simbolo dell’isola che offrono un panorama spettacolare sulla baia. Per scovare le tracce del passato, da non perdere anche il Redcliffe Quay, ad un passo dal porto, antica sede del mercato degli schiavi in cui i vecchi edifici e le capanne di legno sono stati recuperati e trasformati in gallerie d’arte, negozi e ristoranti.

Nel suo centro, la capitale conserva il tradizionale carattere delle Indie occidentali, soprattutto in occasione del consueto appuntamento del venerdì e sabato mattina quando si svolge il mercato di St John’s. Uno straordinario spaccato di vita locale nonché un’occasione per trovare frutta e verdura freschissima, artigianato, spezie, souvenir, e stuzzichini take away come le immancabili pannocchie arrostite. Ma le atmosfere pittoresche si incontrano anche lungo le viette che si snodano tra le case basse dai portoni colorati, dedali di autenticità all’ombra della grande cattedrale anglicana di Saint John’s. L’edificio, risalente al 1683, salta all’occhio per la maestosità ma anche per una giungla di alte guglie in stile barocco, splendido vezzo europeo che caratterizza il punto più alto della città.

Per approfondire la storia locale, da non perdere anche il Museo di Antigua e Barbuda, ospitato nella vecchia St.John’s Court House, mentre per conoscere l’isola con un pizzico di avventura, escursione al villaggio di Pares, dove si trova Betty’s Hope, la prima piantagione di canna da zucchero di Antigua risalente al 1674. Un’altra tappa fondamentale per un viaggio nel tempo è l’English Harbour, Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO situato nella parte meridionale di Antigua. Questo porto risale all’epoca georgiana ed è noto come Nelson’s Dockyard, in omaggio all’ammiraglio Horatio Nelson che qui fu comandante dal 1784 al 1787. Oggi, ampiamente restaurato, custodisce più della forma, la memoria, complice uno slancio turistico che ha valorizzato una serie di alberghi e ristoranti.

Barbuda, gemma incontaminata

Barbuda è tutt’altra dimensione. Isola caraibica dove a prevalere è la natura, incontaminata e bellissima. Strade sterrate, piccoli villaggi e spiagge da sogno, tra cui spiccano rilucenti lingue di sabbia dalle sfumature rosate, un effetto dovuto alla presenza di numerose conchiglie e minuscoli frammenti di coralli portati dalle onde. Low Bay e Palmetto Point nella parte occidentale dell’isola, sono l’esempio di questo suggestivo effetto, le più belle di Barbuda.

L’entroterra rigoglioso è disegnato da qualche campo coltivato e puntellato da mucche e asini, ma è anche il paradiso dei volatili: qui si possono avvistare le fregate (le più diffuse nell’isola) che hanno il loro habitat nella laguna di Barbuda, dove si trova il suggestivo Frigate Bird Sanctuary. Barbuda è il luogo ideale per un’escursione in giornata, per godere il mare e l’ambiente incontaminato, distante da tutto e da tutti, fatta eccezione per il minuscolo capoluogo Codrington, un grazioso villaggio dove svetta un palazzo governativo eretto nel 1743, rara testimonianza di un’influenza lontana. Più affascinante Two Feet Bay, un complesso di caverne in cui è possibile ammirare antichi graffiti dei primi abitanti dell’isola.

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