La coppia di guglie dominava il panorama montuoso del gruppo del Carega, nelle Piccole Dolomiti. Ma da adesso sul monte Plische le due cime inseparabili, ribattezzate ‘”Omo” e “Dona”, i due “sposi” ammirati da alpinisti e appassionati di montagna, non saranno più le stesse, a causa del crollo del sasso più maestoso, l’Omo.

Secondo quanto riportato dalle cronache locali, sui social alcuni turisti segnalato per primi la mutazione del paesaggio, postando le foto del crollo della vetta. Dopo la condivisione su diverse pagine e profili di diversi appassionati della montagna vicentina, la notizia è stata poi condivisa anche su Facebook dal presidente del consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti: “Ciao Omo: nel monte Plische, la Dona è rimasta sola. Il sentiero 113 e la salita dalla Gazza perdono una delle due guglie, la più possente, immagine classica ed emblematica del gruppo del Carega: siamo in tanti ad aver fatto quel percorso e oggi ci troviamo anche noi un po’ più soli. Un crollo che fa pensare: è il ciclo della vita”, ha scritto il numero uno del consiglio regionale.

La causa della frana, ancora da appurare, potrebbe essere rintracciata nel maltempo che si è abbattuto sul territorio nei giorni scorsi, anche se resta ancora da chiarire il momento puntuale in cui sarebbe avvenuto il crollo, visto che qualche giorno fa l’Omo sembrava essere ancora la suo posto. Le due rocce verticali nelle montagne del Vicentino, nell’area di Recoaro, rappresentavano il panorama più suggestivo del sentiero alpino 113: adesso a spiccare sul Monte Plische resta solo la “Dona”, privata del suo “sposo”.

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