Ormai i civili nello spazio cominciano a diventare un numero considerevole se si pensa quanto possa essere inaccessibile il volo oltre la linea di Kármán, i 100 chilometri dal livello del mare. Gli astronauti cinesi (taikonauti) Jing Haipeng, Zhu Yangzhu e Gui Haichao saranno in missione con la Shenzhou-16 diretti alla stazione spaziale Tiangong come ha fatto sapere in un briefing Lin Xiqiang, portavoce dell’Agenzia spaziale cinese (China Manned Space Agency. Il lancio della Shenzhou-16, hanno riferito i media statali, è atteso martedì alle 9.31 locali (3.31 in Italia). La missione coinvolge il primo astronauta civile cinese, contro la tradizione militare: si tratta di “Gui Haichao, esperto di carico utile, professore all’Università di aeronautica e astronautica di Pechino”, ha detto Lin. Gui sarà “principalmente responsabile del funzionamento in orbita dei carichi utili sperimentali di scienze spaziali”, ha continuato Lin, dando contro della novità che ha visto finora la Cina schierare come taikonauti soltanto i militari dell’Esercito popolare di liberazione, le sue forze armate. La Shenzhou-16 sarà lanciata dal Jiuquan Satellite Launch Center, nel nordovest del Paese. Dopo essere salito al potere a fine 2012, il presidente Xi Jinping ha promosso gli ambiziosi piani del “sogno spaziale” cinese, con la messa a punto di investimenti da miliardi di dollari del suo programma a conduzione militare finalizzato a portare gli esseri umani sulla Luna e, nel tempo, anche su Marte. Pechino sta cercando di mettersi al passo con Stati Uniti e Russia dopo anni di ritardo e sta inoltre pianificando di costruire una base sulla Luna e di voler lanciare una missione lunare con equipaggio entro il 2029, nell’ambito di una nuova corsa internazionale alla conquista dello spazio. La Nasa, l’agenzia spaziale americana, punta invece di poter ritornare sul satellite terrestre intorno al 2025.

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