Un verdetto che ha già innescato una polemica per una assoluzione considerata “clamorosa”. È stato ritenuto per anni, in Slovacchia, il vero mandante dell’omicidio del reporter Jan Kuciak (nella foto) e della sua fidanzata Martina Kusnirova, ma oggi il tribunale penale speciale ha ancora una volta assolto, in un nuovo processo, il milionario Marian Kocner. “Le prove che sia stato lui non sono sufficienti, c’erano dei dubbi”, ha affermato la giudice Ruzena Sabova, spiegando le ragioni di una sentenza clamorosa per l’opinione pubblica del Paese, che nel 2018, dopo la scioccante notizia del duplice omicidio, si sollevò fino a far cadere il governo. E i genitori dei due ragazzi, sgomenti, hanno già fatto sapere di non volersi arrendere. È stata condannata invece a 25 anni di detenzione Alena Zuzova, coimputata insieme all’uomo d’affari: di lei si è sempre ritenuto che avesse avuto un ruolo di mediatrice, fra chi ordinò i due delitti e chi li commise. Oltre al carcere, la donna dovrà pagare ai familiari dei due giovani 160 mila euro.

Il verdetto arriva dopo che la Corte suprema aveva annullato una sentenza di assoluzione dell’imprenditore e della stessa Zuzova nel 2021. Proprio a causa di questo giudizio, il tribunale speciale penale di Pezinok aveva dovuto aprire un nuovo processo. “Zuzova condannata, Kocner assolto. Io non lo capisco. Non ci fermeremo”, ha detto il padre del reporter Josef Kuciak, secondo quanto riporta Afp. “Un’onta per il nostro sistema giudiziario”, è stato invece il commento di Zlatica Kusnirova, madre della ragazza. Fra i sospetti iniziali c’erano già state tre condanne all’ergastolo, fra cui quella dell’esecutore materiale del crimine:Misoslav Marcek, ex soldato, che sconterà 23 anni di reclusione.

Jan Kuciak e Martina Kusnirova furono assassinati a colpi di arma da fuoco nel febbraio 2018: avevano entrambi 27 anni e i corpi senza vita furono trovati nella loro casa, nel paese di Velka Maca. Il giornalista aveva scritto molti articoli critici nei confronti di Kocner – sospettato di corruzione e di avere rapporti con alti esponenti politici del Paese – e a lungo ritenuto per questo motivo l’uomo chiave del caso Kuciak, colui che avrebbe organizzato l’agguato dei due giovani. All’epoca il caso sollevò l’attenzione della stampa mondiale, oltre a proteste di massa nel Paese, che portarono alle dimissioni del governo dell’allora premier Robert Fico. Sia Kocner che Zuzova sono attualmente già in carcere per scontare pene per altri reati. Kokner ha sempre respinto le accuse: “Non sono un santo, ma non sono neppure un assassino. E non sono un idiota: so cosa può comportare la morte delle persone”.

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