“Sono una signora russa, vedova, cinquant’anni, bella presenza, cerco uomini per divertimento, pago tutto io”. Peccato però che il nome, il cognome e il numero di telefono della “signora russa” scritti sul cartello, affisso alle pareti di una galleria d’arte, fossero in realtà quelli della titolare, una donna di Gabicce Mare. La gallerista era infatti perseguitata dalla sua ex amica del cuore, una 56enne di origini ucraine che ora rischia il processo per stalking. Oltre al cartello infamante con cui offriva prestazioni sessuali gratuite a nome dell’ex amica, infatti, l’imputata la riempiva di insulti di ogni tipo e aveva persino tentato di incendiare la galleria d’arte della donna, appiccando il fuoco con una coperta intrisa di liquido infiammabile. In un’altra occasione aveva imbrattato i muri del locale con uova e sostanze di colore rosso e marrone A questo si aggiungeva la tempesta di messaggi, chiamate e video e un’aggressione subita dalla gallerista all’interno di un supermercato.

Il movente della condotta, in base a quanto riferito dalla vittima, sta in un rimprovero rivolto all’amica per il suo comportamento nei confronti del marito, che tradiva. Dopo aver sopportato per diverso tempo le vessazioni, la donna ha deciso di denunciare. Martedì si è tenuta l’udienza preliminare in seguito alla richiesta di rinvio a giudizio per stalking formulata dai pm: il difensore dell’imputata, l’avvocato Angelo Gencarelli, ha chiesto il rito abbreviato, presentando la perizia psichiatrica della sua assistita. Il giudice ha rinviato il procedimento al 6 giugno per leggere la documentazione medica presentata dalla difesa. Nel corso della prossima udienza sarà presente un consulente, e in quella sede si deciderà se ammettere il rito abbreviato condizionato. La gallerista si è costituita parte civile e ha chiesto 25mila euro di risarcimento, riportando nella denuncia tantissimi episodi persecutori e riferendo di essere in possesso di video che riprendono l’ex amica mentre attacca i biglietti ingiuriosi alle pareti della galleria.

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