Quasi 2mila evasori totali sconosciuti al fisco, 360 casi di evasione internazionale, 9.495 lavoratori in “nero” o irregolari di cui 1.621 oggetto di somministrazione abusiva di manodopera, sequestri di crediti edilizi inesistenti per 3 miliardi, sequestri e confische per 357 milioni e amministrazione giudiziaria di aziende infiltrate per 900 milioni in applicazione della normativa antimafia. Sono i numeri del bilancio operativo della Guardia di Finanza nei primi quattro mesi del 2023. Le Fiamme Gialle hanno poi scoperto danni erariali per 1,2 miliardi e illeciti per 42 milioni nell’ambito della fruizione del reddito di cittadinanza. Alla guida del corpo è appena stato nominato ad interim Andrea De Gennaro in attesa che FdI e Lega trovino un accordo sul successore di Giuseppe Zafarana. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, alla cerimonia di addio del generale nominato presidente Eni ha giustificato il rinvio dicendo che “si tratta di una scelta delicata, non semplice, che va ponderata per ricadere sul candidato più idoneo”.

Tra gennaio e aprile sono stati individuati 1.936 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco, molti dei quali “operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico”, e scoperti 360 casi di evasione fiscale internazionale riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a prezzi di trasferimento, a residenze fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltre confine. I soggetti denunciati per reati tributari sono 3.726, di cui 88 in arresto. Il valore dei beni sequestrati come profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre 662,3 milioni. I 1.075 interventi in materia di accise hanno permesso di sequestrare oltre 271 tonnellate di prodotti energetici e accertare oltre 120 mila tonnellate consumate in frode

I reparti operativi della Guardia di Finanza hanno svolto 8.816 interventi di attività a tutela della spesa pubblica, oltre a 3.940 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea che hanno permesso di denunciare 6.424 soggetti e segnalare alla Corte dei conti 1.033 responsabili, accertando oltre 1,24 miliardi di euro di danni erariali. Le frodi scoperte ai danni del bilancio Ue hanno interessato quasi 170 milioni. In seguito agli interventi in materia di spesa previdenziale e assistenziale sono stati accertati illeciti per 46 milioni di euro. In tema di appalti sono state analizzate procedure contrattuali e monitorati i connessi flussi di spesa per circa 1.5 miliardi, di cui oltre un terzo riferiti al Pnrr.

Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di sequestrare crediti inesistenti per circa 3 miliardi che si aggiungono agli oltre 3,7 miliardi sequestrati tra la fine del 2021 e il 2022, per un totale di oltre 6,7 miliardi. I 4.600 controlli sul reddito di cittadinanza invece hanno consentito di individuare illeciti per 42 milioni e denunciare 2.886 responsabili.

Sono state analizzate oltre 51mila segnalazioni di operazioni sospette, di cui quasi circa 80 attinenti al finanziamento del terrorismo.

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