Un neonato di 5 mesi piange ininterrottamente e il padre, per placarlo, pensa bene di prenderlo a “morsi e pugni“: il tutto alle spalle della madre del piccolo, che scopre però le percosse subite dal figlio grazie alle immagini registrate da una telecamera di videosorveglianza dell’appartamento che condivide con il compagno. La vicenda è avvenuta a Napoli, nel quartiere Pianura, e ha visto coinvolta la madre del bambino, che in prima battuta ha segnalato l’episodio a un giornalista, Pino Grazioli, chiedendo aiuto. “Il piccolo, – ha scritto Grazioli raccontando pubblicamente le dinamiche della vicenda – ha pianto per la prima volta durante la notte. Così la coppia va in salone, dove era già posizionata la telecamera su sollecitazione della zia, e posano il dondolino del bambino. È doveroso informare che l’uomo sapeva della presenza della telecamera siccome gli era stato fatto in precedenza uno scherzo. Il bambino viene affidato al padre. La ragazza va in bagno perché non si sente bene e sente il piccolo piangere. Scopre così che l’uomo gli stava dando dei pugni, pizzichi e morsi per farlo zittire. All’inizio la donna non se ne era accorta, lo ha scoperto solamente rivedendo la registrazione. Purtroppo, non sentendosi bene, gli era difficile capire ciò che stava accadendo nell’altra stanza. Abbiamo allertato le autorità e i servizi sociali affinché si indaghi sull’accaduto”.

A intervenire sull’accaduto anche il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha commentato così il caso di violenza domestica che gli è stato segnalato: “Si verifichi se il piccolo abbia subito altre violenze e si predispongano tutte le misure cautelative per la sua sicurezza”, ha dichiarato Borrelli. “Ci aspettiamo che il padre del bambino venga denunciato e che ci siano nei suoi confronti giusti provvedimenti. Noi seguiremo la vicenda con la massima attenzione per la sicurezza del bambino e della mamma”. Secondo le ultime informazioni, dopo la prima segnalazione al giornalista, la donna ha denunciato i maltrattamenti alla polizia: a quel punto la Squadra mobile di Napoli ha acquisito il video che registra il padre “picchiatore”. Dopo la denuncia presentata al commissariato di Pianura, attualmente indagano sul caso gli investigatori della Squadra mobile, coordinati dalla Procura di Napoli.
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