Le parole di Oscar Wilde lasciano margine ad una realtà tutta da scoprire. Ci sembra di conoscere da sempre gli Stati Uniti, complici innumerevoli film, libri e canzoni che canticchiamo senza rendercene conto non appena riconosciamo il ritornello. L’American dream è una bella aspettativa, un mondo dove tutto sembra possibile, pazienza se esistono contraddizioni, le dimensioni di terra sconfinata sono un alibi perfetto. Un viaggio negli States è un’occasione per scoprire veramente questo Paese, comprenderlo, cercando di andare oltre agli stereotipi hollywoodiani ed esplorare i paesaggi spettacolari e le gemme nascoste che offre.

Un viaggio alla scoperta della cultura americana, della natura straordinaria e selvaggia, tesoro primigenio di questa giovane nazione, elemento fondante della loro identità. La lotta tra “wilderness” e “civilization” è il mito generatore dell’io americano, a dividerli distanze chilometriche e sociali tra le metropoli e le province sperdute. Allo stesso tempo, è l’unico Paese al mondo in cui si possono trovare paesaggi e atmosfere così incredibilmente diverse e così vicine tra loro. La East e la West Coast, due realtà parallele, affini per il glam della Florida e della California, a dividerle un mondo: pianure sterminate, grandi laghi, montagne altissime e deserti aridi, attraversati da strade iconiche come la Route 66, non un semplice transito ma uno stato in luogo. La natura degli Stati Uniti supera l’immaginazione e persino i confini geografici, si rivela nel regno dei ghiacci in Alaska, e nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico alle Hawaii, realtà agli antipodi di un mondo che sembra un continente.

East Coast e West Coast, terre di coloni e pionieri

La East Coast racchiude l’identità americana. Da sempre porta d’ingresso del Paese, qui si trovano le principali città ma anche angoli selvaggi e campagne disperse come a Newport, culla della Gilded Age, o nei vasti spazi aperti del South Carolina. Dallo stato settentrionale del Maine, dove avvistare le balene, alle lagune meridionali della Florida, paradiso dei coccodrilli. Natura incontaminata e metropoli che hanno fatto grande la nazione, a cominciare da New York, emblema dell’American dream, dove tutto può accadere, la Grande Mela in cui ci si sente piccoli tra la foresta di grattacieli ma allo stesso tempo accolti perché qui nessuno si sente straniero. Washington D.C., la composta capitale vegliata dalla Casa Bianca, Philadelphia, nota per la proclamata Dichiarazione d’Indipendenza e per la prima Costituzione degli Stati Uniti, e Boston, la paladina della Rivoluzione Americana, sede di Harvard, una delle più prestigiose università del mondo, e città della letteratura, basti citare Benjamin Franklin e Edgar Allan Poe. Lungo la costa orientale si trovano anche le eleganti località di villeggiatura dei locals più facoltosi come gli Hamptons, Cape Cod, Martha’s Vineyard, e poi il mare come stile di vita, dove il sole splende 365 giorni l’anno o quasi: “Welcome to Miami”, affacciata sull’oceano turchese ad un passo dai Caraibi. Qui l’american style si mixa al fare latino lungo le spiagge bianchissime, nei quartieri del design e nei santuari dello shopping.

Un fil rouge sembra unire gli opposti, dalla Florida alla California è un attimo se cerchiamo quell’attitude glam popolata da beach boys e beach bums, le ville fronte mare e le promenade ricolme di boutique alla moda. Lungo la costa occidentale brilla Los Angeles, la mecca del cinema, e la collina più paparazzata del mondo, Beverly Hills, dove la vita è un film. A solo mezz’ora di auto si surfa sulle onde che lambiscono Santa Monica e poi via lungo la Pacific Coast Highway, tra Malibù e la Napa Valley. Terra dell’high tech, della vita smart e dei saliscendi di San Francisco, ma anche delle leggende di Alcatraz in cui gli azzardi si spengono in cattività e le fughe rocambolesche evocano quel senso della frontiera che distingue ancora la West Coast. “Bigger than life” come la definiscono i locali, in cui la vera protagonista è la natura, aspra e selvaggia, incantevole tra California, Nevada, Utah, Arizona, Colorado e gli splendidi parchi statali lungo le coste.. Dai deserti torridi in cui spuntano città-miraggi come Las Vegas, un paradosso urbano dove si giocano fortune e ci si sposa alla velocità della luce, alle catene montuose che superano i 4.000 metri, il tetto verde a stelle e strisce.

La natura, grande protagonista

Un tour degli Stati Uniti non si può prescindere dalle meraviglie di Madre Terra, perché come si dice da queste parti: “Nulla è davvero americano come la natura americana”. Con Turisanda potrete scegliere l’itinerario che fa per voi tra le tantissime possibilità che questo eden ha da offrire. Il Grand Canyon è forse il più spettacolare, situato a nord dell’Arizona: una gola che si estende per centinaia di chilometri seguendo le anse del fiume Colorado, regalando paesaggi suggestivi dove la natura si fa arte ma allo stesso tempo cultura. Terra sacra degli indiani Hualapai e degli Havasupai, così la Monument Valley, riserva degli indiani Navajo situata tra il sud dello Utah e il nord dell’Arizona. Una bellezza suggestiva straordinaria disegnata da canyon, gole, montagne imponenti ed antichissime.

Con Turisanda è possibile partecipare ad un tour davvero speciale percorrendo l’iconica US Route 163 che collega l’Arizona allo Utah, magari sulle note di “Riding out tonight to case the promised land / Oh oh Thunder Road, oh Thunder Road”. Vale la pena macinare chilometri per vivere l’America on the road, attraversando orizzonti infiniti, inerpicandosi per poi scendere, sino al punto più basso, la Death Valley, un’arida depressione lunga 225 chilometri e larga 40 km con un limite di 86 metri sotto il livello del mare. Le meraviglie naturali vi catapultano in mondi paralleli, come l’Antelope Canyon a nord dell’Arizona, magnifico per la straordinaria varietà cromatica della pietra arenaria che nelle forme vertiginose sfuma dall’ocra al viola. I Parchi Nazionali sono il tesoro degli States, non hanno bisogno di presentazioni lo Yosemite con le sue gigantesche sequoie, e lo Yellowstone, patrimonio UNESCO nonché primo parco d’America.

Negli Stati Uniti gli ambienti selvaggi non sono circoscritti solo nelle aree parco, in alcuni stati vivono sovrani, relegando l’uomo in piccole enclavi di civiltà. L’Alaska ne è l’esempio, staccata dai confini geografici USA, è il territorio più vasto del Paese dove regna incontrastata la natura, dall’entroterra incontaminato ai fiordi della Penisola di Kenai, la regione a sud di Anchorage, sino al fitto arcipelago di La Glacier Bay Alle. Dalle nevi perenni alla “quintessenza del paradiso tropicale”, le Hawaii, nel cuore dell’Oceano Pacifico. La genesi vulcanica delle isole si svela nelle forme, dalle vette coniche ad alcune bellissime spiagge brune. Che siano scure o dorate, le coste hawaiane sono amatissime dai surfisti, North Shore è il loro paradiso, così le Waimea, Sunset e Pipeline Beach, dove si disputano le gare più importanti del mondo. Le Hawaii sono il place to be di tanti sportivi ma anche nativi digitali, che lasciano tutto per reinventarsi in nuove attività.

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