Marcello Vinci da qualche anno viveva e lavorava a Chengdu, nel sud-ovest della Cina, come insegnante in una scuola del Consolato. Tra il 5 e il 6 marzo scorso è stato ritrovato senza vita e la sua morte rimane ancora un mistero. Oggi la madre del ragazzo, Angela Berni, ha raccontato alle pagine di Repubblica di aver pagato 5800 euro per richiedere l’autopsia sul corpo del figlio, e i risultati non sono ancora arrivati.

“Il console generale in Cina mi ha detto che l’avrebbero fatta venerdì ma non ho avuto ancora comunicazioni in merito. Da sabato, oltretutto, lì è festa e fino a venerdì 5 è tutto chiuso”, ha affermato la donna. Dopo aver pagato – anticipatamente – la cifra onerosa di 5800 euro per l’autopsia, la madre di Vinci è ancora in attesa degli esiti dell’esame: per i risultati sono previsti dai 40 ai 60 giorni. Adesso l’obiettivo è quello di far rientrare la salma del ragazzo in Italia prima dell’arrivo dei risultati, ma per il trasporto dalla Cina a Milano bisogna pagare circa 33mila euro.

Una cifra insostenibile per la famiglia che ha deciso di aprire una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme, a cui chiunque può partecipare con un piccolo o grande contributo (si può pagare sia direttamente sulla piattaforma che attraverso un iban). “Per tutti coloro che hanno problemi o che non vogliono effettuare il pagamento tramite piattaforma – ha dichiarato infatti la madre di Vinci – ho creato questo iban personale per la donazione riguardante la tragedia di mio figlio Marcello Vinci. Sono stata costretta ad aprire una raccolta fondi, dovendomi fare carico anche dei costi per il rientro in Italia della salma, 33mila euro solo fino a Milano, ai quali dovrò aggiungerne altri per portare Marcello a casa, in provincia di Brindisi. Spero che possano riportarmelo prima dei risultati dell’autopsia”, ha concluso la donna in un post pubblicato su Facebook.

Marcello Vinci era originario di Fasano, in provincia di Brindisi, e aveva studiato cinese all’università: per questo si era trasferito in Cina qualche anno fa. È stato trovato morto tra il 5 e il 6 marzo scorso vicino a un grattacielo di Chengdu, in via Minchan 123, sede – a quanto pare – dell’abitazione di un 45enne cinese conosciuto dal giovane qualche giorno prima della tragedia sui social network. Vinci non aveva mai avuto problemi fino a quel momento, e anche la famiglia aveva affermato di aver sentito il giovane poco tempo prima, senza avvertire alcun sospetto.

Una svolta nel caso potrebbe arrivare solo dall’autopsia, che potrebbe aggiungere tasselli fondamentali per spiegare la morte del giovane. I familiari della vittima hanno infatti dichiarato sin da subito di non credere all’ipotesi del suicidio, avanzata dalle autorità in un primo tempo. La famiglia di Vinci si è rivolta anche alla istituzioni italiane e dalla Farnesina è arrivato il messaggio di “prioritaria attenzione” per il caso. Un appello è giunto al Consolato anche dal sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, che chiede a gran voce di far luce sulla vicenda che ha coinvolto il concittadino.

Foto tratta dal profilo Facebook di Marcello Vinci

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