Le persone con disabilità e il tema della sfera sessuale. È online dal 20 aprile un nuovo video podcast che si chiama “Sexability” e che vede protagoniste sette persone intervistate da Nicola Macchione, andrologo e urologo volto noto anche su Instagram. L’obiettivo è fare divulgazione contro i pregiudizi e gli stereotipi che si ripercuotono sulla sessualità. “L’idea nasce dal libro Il sesso semplice che racconta di un tema che per la società moderna è assolutamente invisibile, ovvero la sessualità delle persone con disabilità”, dice a ilfattoquotidiano.it Macchione curatore e organizzatore dell’iniziativa inclusiva. “Solitamente, nell’immaginario collettivo, chi vive una condizione di disabilità intellettiva e/o fisica viene percepito come asessuato mentre le cose vanno in modo molto diverso. Ed ascoltando e vedendo questo video podcast lo si potrà scoprire”.

I protagonisti che raccontano la loro sessualità contro i pregiudizi – In ogni puntata Macchione dialoga in merito ai grossi temi della sessualità con i protagonisti di questa serie. Con ognuno cerca di esplorare gli aspetti più intimi e delicati di questo tema, spogliandoli dei cliché e dei tabù di cui ancora oggi il mondo delle disabilità è pieno. Tra le persone coinvolte: Valentina Tomirotti, giornalista pubblicista, social media manager e attivista del mondo disability su diritti civili, diversity, inclusione e accessibilità; Maximiliano Ulivieri, Diversity Manager presso il Comune di Bologna, che si occupa da anni di tematiche legate all’affettività e sessualità nella disabilità ed è il responsabile del Comitato “LoveGiver” per l’assistenza sessuale alle persone con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale. C’è pure Ivan Cottini, ballerino ed ex concorrente di Amici di Maria De Filippi. All’apice della sua popolarità Cottini ha scoperto di avere la sclerosi multipla ma continua a danzare. Ha portato la sua testimonianza anche sul palco di Ballando con le Stelle all’Ariston. “La vita è una e dobbiamo vivercela al 100% senza rinunce – dice Cottini-. Se si riesce ad instaurare un buon rapporto con la partner ti aiuta a non sentire le differenze”. Nel video podcast anche Simone Riflesso, content creator, graphic designer, copywriter, illustrator, social media manager e atleta; Danilo Ragona industrial designer, diventato imprenditore e viaggiatore per dare vita al suo personale progetto di libertà e accessibilità, oltre all’architetto e musicista in una rock band Luca Paiard. E Riccardo Aldighieri che da ragazzo gli è stata diagnosticata una malattia ma, grazie ai social, ha trasformato questa previsione in una vera e propria sfida che l’ha portato a condividere questo suo percorso di rivincita. Nel 2020 viene eletto da Il Sole 24 ore come secondo influencer con disabilità più influente in Italia. “La libertà di espressione anche sessuale è fondamentale in ogni relazione. Una cosa di cui non bisogna mai vergognarsi è che ognuno ha i propri tempi”, spiega Aldighieri.

Le modalità comunicative e gli obiettivi del progetto Sexability – “I video podcast, in questo specifico ambito, sono un’iniziativa dirompente, innovativa e di grande valore per la promozione dei loro diritti e per la costruzione di una società più inclusiva”, affermano gli organizzatori. La serie si compone di interviste nelle quali le persone coinvolte raccontano la loro sessualità, condividendo la propria intimità, il modo di viverla e di superare gli ostacoli con spunti inimmaginabili in una grande dimostrazione di libertà. Quali sono gli obiettivi e a quale target di pubblico si rivolgono? “Desideriamo generare un cambiamento positivo nella società e abbattere i pregiudizi e gli stereotipi che limitano la libertà sessuale delle persone con disabilità”, risponde Macchione. “Questo progetto è sia per chi vive una condizione di disabilità in maniera diretta e/o indiretta ma anche per chi vive senza apparenti disabilità la propria sessualità, in modo da mostrargli un mondo che spesso ignora o comunque gli è invisibile. Tutte e tutti abbiamo a che fare con persone con disabilità e comprendere le loro esigenze, i loro desideri, le loro necessità ci aiuterà ad essere persone migliori”. Infine l’ideatore del progetto evidenzia al Fatto.it “quanto sia differente la sessualità vissuta dalle persone con disabilità rispetto a quella che le persone senza disabilità si immaginano. Un mondo ancora inesplorato e mascherato da quel comune sentimento buonista di “pietas” che annulla ogni forma di conoscenza, inibendo qualsiasi spiraglio di inclusione”.