Hanno fatto il giro del web le immagini che ritraggono un camion vela mentre passa sotto la porta Calcesana di Pisa rimanendoci incastrato. Il mezzo aveva attaccato il manifesto elettorale di Raffaele Latrofa, attuale assessore ai lavori pubblici della città e candidato alle prossime amministrative del 14 e 15 maggio in quota Fratelli d’Italia.

“Mi spiace per l’inconveniente di cui sono venuto a conoscenza da alcuni post che ho visto e da messaggi che mi sono stati mandati – ha scritto in una nota l’assessore, come riporta QuiNewsPisa – Ho ricevuto rassicurazioni, da parte della società che si occupa della propaganda elettorale, che tutto è rientrato e che non ci sono stati danni alle strutture”.

L’episodio e la nota dell’assessore, però, hanno scatenato la polemica politica sui social. “Per chi ci governa, il nostro patrimonio culturale è un ‘inconveniente’ – si legge su Facebook della compagine politica “Una città in comune” – Il camion di propaganda elettorale che ieri ha danneggiato la porta Calcesana in via Garibaldi ben simboleggia la scarsa, anzi nulla considerazione in cui il nostro patrimonio storico e artistico è tenuto da chi ci governa. L’intradosso dell’arco con alcuni conci sono stati devastati dal manifesto elettorale dell’attuale assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa, che ha definito l’accaduto semplicemente un ‘inconveniente’ (non ha specificato se spiacevole o meno). Troviamo le sue dichiarazioni ancor più sconcertanti: ‘Ho ricevuto rassicurazioni, da parte della società che si occupa della propaganda elettorale, che tutto è rientrato e che non ci sono stati danni alle strutture’. Tutto a posto, lo dice la società pubblicitaria e non la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Pisa”. Anche le mura medievali, sottolineano ancora, “di fronte alla campagna elettorale perdono di qualsiasi valore”. “Questo ci racconta il gravissimo episodio di ieri, per il quale siamo sicuri che la Soprintendenza farà sentire la propria voce, perché non si può permettere che la politica disponga a suo piacimento delle pietre più o meno antiche della città, che le disfi e disfaccia la nostra storia – concludono dalla pagina – Quanto accaduto ieri non è un inconveniente, ma un episodio paragonabile ad atti vandalici contro i nostri monumenti”.

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