Derubavano soprattutto anziani, quasi sempre donne e anche sopra gli 80 anni, avvicinate vicino a supermercati e a cimiteri. Le distraevano lanciando a terra alcune monetine e si prendevano le loro borse con dentro bancomat e cellulari. Riuscivano a trovare i codici di accesso, prelevando nei minuti successivi migliaia di euro dai conti correnti o comprando beni in negozi di grandi firme. Sono le risultanze di un’indagine dei carabinieri di Torino e della Val di Susa iniziata nel settembre del 2021, che hanno raccolto elementi per ottanta colpi e eseguito durante l’indagine dieci arresti in flagranza, più tre ordinanze di custodia cautelare, insieme a un provvedimento di cattura internazionale emesso in Perù per un sudamericano ricercato per rapina a mano armato e sequestro di 25 persone, oltre a due fermi per ricettazione.

Stamattina, mercoledì 26 aprile, i carabinieri della compagnia di Susa hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare, chiudendo il lavoro su questa cosiddetta banda delle monetine. Si tratta, secondo le indagini, di un gruppo criminale composto da persone di origine sudamericana a cui i carabinieri hanno sequestrato beni per complessivi 300mila euro, oltre a 100mila euro in contanti, che la banda aveva nascosto a casa di alcuni ignari anziani, attraverso delle donne che lavoravano come badanti. Le otto ordinanze di custodia cautelare eseguite oggi, su provvedimento emesso dal gip di Torino, consistono in due provvedimenti in carcere, uno ai domiciliari e cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli otto accusati a vario titolo di furto aggravato, ricettazione e utilizzo fraudolento di carte di pagamento.

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