Un po’ lo aveva anticipato tempo fa Charlie Brooker, l’autore della serie Netflix distopica Black Mirror, nella puntata Nosedive (“Caduta libera”), in cui le persone devono acchiappare più like possibili per ottenere vantaggi sociali con atteggiamenti gentili e, soprattutto, mostrandosi perennemente sorridenti. Non stupisce quindi come nei social media si faccia ormai a gara a puntare sul bell’aspetto e su un sorriso smagliante, tanto che nei giorni scorsi è diventato virale l’uso di un nuovo dentifricio di una nota marca che promette in tre giorni di avere denti “più bianchi che si può”. Ora, non sappiamo quanto il fenomeno sia divenuto “naturalmente” virale o quanto indotto dalla multinazionale del dentifricio, ma di sicuro sappiamo che un buon sorriso è un primo biglietto da visita per riuscire nei rapporti sociali, a partire dagli ambienti di lavoro. E, soprattutto, è il segno di uno stato, o meno, di salute generale. “Il sorriso esprime la nostra personalità. La forma, la disposizione e il colore dei denti dipendono da predisposizioni genetiche”, ci spiega il dottor Franco Giancola, medico odontoiatra ed esperto in odontoiatria biologica – un particolare approccio che prende in considerazione la salute di tutto il corpo, non solo della bocca – e ozonoterapia. “Il colore è dato dalla pigmentazione della dentina, mentre la sua lucentezza e trasparenza dallo strato di idrossiapatite dello smalto. Se i denti da latte sono generalmente più bianchi, con l’avanzare dell’età i denti permanenti tendono ad avere tonalità sempre più scure”.

Dottor Giancola, in merito ai denti che cosa occorre sottolineare che spesso trascuriamo?
“Bisogna ricordare che il dente non è un elemento morto, ma un organo completo con una parte interna, la polpa dentale, che contiene una matrice connettivale ricca di cellule, vasi e nervi; e una parte esterna più rigida, costituita da dentina e smalto. Il dente è accolto in un alveolo attraverso dei legamenti e nutrito dalla gengiva circostante”.

Insomma, un micromondo più che vitale.
“Sì, siamo di fronte a un’entità vivente che interagisce con il resto del corpo attraverso vie umorali, neurologiche ed energetiche. Qualsiasi alterazione dello stato generale e locale di salute può alterare il colore dei nostri denti”.

Può farci qualche esempio?
“Alcuni disturbi metabolici, il diabete, malattie croniche e carenze vitaminiche possono rendere i denti più fragili e presentare alterazioni cromatiche poco piacevoli che creano disagio nelle relazioni sociali. Inoltre, abrasioni incisali per malocclusione, il consumo di cibi nutrizionalmente poveri e di alcuni farmaci (tetracicline e fluoro) e l’abitudine al fumo possono danneggiare lo smalto ed esporre la dentina con il suo colorito brunastro”.

Che fare allora per mantenere denti sani e di bell’aspetto?
“Bisogna nutrire il corpo dall’interno, scegliendo uno stile di vita e un’alimentazione sana e, dall’esterno, attraverso una corretta pulizia e trattamenti cosmetici. In pratica, per ottenere denti belli e sani è necessario assumere cibi ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura, evitare bevande gassate piene di zuccheri e astenersi dall’uso ripetuto di sigarette e sostanze eccitanti (alcol, caffè e tè). È consigliabile assumere regolarmente vitamina D per rinforzare i tessuti duri del dente e, sul fronte dei rimedi naturali, impiegare la Spirulina (prodotto ricavato dall’alga, ndr) per nutrire i tessuti gengivali e la polpa dentale”.

Per l’igiene?
“È ovviamente importante praticare un’igiene quotidiana corretta con spazzolini a consistenza media e setole arrotondate, e dentifrici all’ozono. Una pratica particolarmente utile per mantenere i denti puliti e bianchi è la ‘Dental Oil Pulling’. Questo metodo deriva dalla medicina ayurvedica e consiste nell’effettuare dei lavaggi della bocca per 15 minuti con un preparato a base di olio di cocco e di oliva, con aggiunta di estratti di salvia”.

E poi ci sono i controlli dal dentista. Lei utilizza metodiche particolari?
“I controlli servono prima di tutto per intercettare eventuali carie dentali o gengiviti, e porvi subito rimedio. Personalmente, consiglio di fare dei trattamenti parodontali mirati con apparecchi piezoelettrici e con inserti dedicati che rimuovono la placca batterica e stimolano i tessuti senza danneggiarli. Il liquido di raffreddamento viene ozonizzato per disinfettare meglio la bocca e favorire lo sbiancamento dei denti. In più, se proprio vogliamo ottenere denti molto più bianchi, si può ricorrere prima alla rimozione di macchie attraverso getti sotto pressione di sali di bicarbonato (Air Flow) e poi a sedute di sbiancamento dentale con perossido di carbamide (Bleaching) attivato da una lampada a Led”.

Questi tipi di trattamento non presentano qualche criticità?
“Di fatto sono più aggressivi e vanno eseguiti con la massima attenzione perché rendono i denti più sensibili e possono favorire la formazione di carie. Per ottenere denti più bianchi bisogna avere innanzitutto rispetto per la nostra salute e utilizzare rimedi naturali senza nuocere”.

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