Sono ben 116mila i nuovi libri donati dagli editori italiani alle scuole. Grazie alla campagna #ioleggoperché, la grande iniziativa dell’Associazione italiana editori, con il coinvolgimento quasi di quattro milioni di studenti, 23.240 scuole iscritte, 250 nidi e 3.275 librerie, entro la fine di aprile nelle biblioteche scolastiche giungeranno quattromila libri in più rispetto allo scorso anno scolastico.

Con quest’ultima fase e con la consegna del contributo editori si chiude la settima edizione del progetto con un traguardo da record: oltre mezzo milione di libri nuovi nelle biblioteche scolastiche italiane nell’anno scolastico in corso, per un totale di oltre 2,5milioni entrati nelle scuole in sette anni. Si tratta di titoli usciti da poco e di libri scritti da autori particolarmente noti: in questi anni, infatti, la selezione è stata una priorità e se all’inizio della manifestazione qualche testo desueto finiva nelle mani dei ragazzi, ora non accade più.

Non solo. C’è da parte dell’Aie un’attenzione verso le fasce d’età: ai bambini di nazionalità diversa, ad esempio, vengono dati molti albi illustrati. Per la secondaria di primo grado arriva a scuola tantissima narrativa, italiana e straniera. Resta un problema che sottolineano un po’ tutti gli editori interpellati dal fatto.it e anche Beatrice Fini, coordinatrice del gruppo editori ragazzi per Aie: non sempre le biblioteche scolastiche sono luoghi vissuti. “Sarebbe utile – spiega Fini – che ci fosse un insegnante bibliotecario perché è necessaria una formazione internazionale e specifica. È un mestiere come chi insegna la matematica o l’italiano”.

Intanto a sottolineare l’importanza del traguardo è il presidente di Aie Ricardo Franco Levi: “Questo risultato è frutto di un importante gioco di squadra che oggi offre l’opportunità a bambini e bambine, ragazzi e ragazze di sentire vicino e familiare il libro nella quotidianità e avere un’occasione in più per contrastare la povertà educativa. È un viaggio lungo se si considera che più di una scuola su quattro di chi ha partecipato alla scorsa edizione era senza biblioteca scolastica prima di ricevere i libri di #ioleggoperché”.

Soddisfatta d’aver contribuito all’iniziativa è Raffaella Buso di “Giralangolo”: “In questi anni si sono fatti molti passi in avanti. Prima c’era il rischio che qualche editore svuotasse i magazzini, ora l’Aie detta dei criteri. Altro scotto da pagare è proprio quello che le biblioteche scolastiche sono gestite in maniera volontaria ma oggi, finalmente, editori e librai sono felici dei risultati raggiunti con questa campagna”. Più critica Carla Costamagna Martino di “Notes edizioni”: “Continuiamo a partecipare a questa iniziativa ma c’è ancora molto da fare. Serve una maggiore sinergia con le scuole per far arrivare libri che davvero sono utili”.

Sono stati assegnati, tra le oltre 700 partecipazioni, i 20 premi alle scuole vincitrici dei due contest 2022. I premi quest’anno sono raddoppiati grazie al supporto di SIAE e per la prima volta del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri: ciascuna delle 20 scuole vincitrici si è aggiudicata 1000 € in buoni da spendere in libri per arricchire ancora di più le proprie biblioteche scolastiche.

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