Aggredito da un genitore al termine di una partita. E’ quanto successo a Stefano Turchi dopo il match tra Brusaporto e Uesse Sarnico del campionato Allievi Élite under 17, giocato ad Albano Sant’Alessandro (Bergamo) domenica 2 aprile. Turchi, responsabile del Brusasporto, è stato preso a calci e pugni da un genitore di un calciatore della squadra in trasferta. La vittima, ex giocatore dell’Ancona, affetto da Sla, è stato medicato all’ospedale di Seriate e curato dopo la diagnosi di un trauma cranico rilevato dalla Tac. In seguito, il 54enne ha sporto denuncia ai carabinieri di Grumello del Monte. L’ex calciatore ha scoperto nel 2007 di avere la Sla e a causa delle difficoltà a camminare ora si muove su una sedia a rotelle.

È una sconfitta per tutti, non solo per me. Per i ragazzi, per lo sport, per l’etica – commenta amareggiato Turchi – così non si fa calcio, sono distrutto moralmente. Sono anche spaventato al pensiero che una persona come me che ama il calcio e che si trova in condizione di non potersi difendere può diventare vittima di una tragedia. Sto pensando di abbandonare tutto, di farmi indietro, nonostante tutta la mia vita sia stata dedicata al calcio.”

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