“La proposta di legge di Fratelli d’Italia per tutelare la lingua italiana? Questa illusione di fare leggi contro l’invasione di parole straniere fa sorridere perlomeno noi linguisti. Le leggi contro l’uso di parole straniere hanno fatto il loro tempo e non hanno mai sortito nessun effetto. La battaglia contro le singole parole straniere è ridicola e di per sé vacua. Istruiamo piuttosto le persone, favoriamo gli studi, miglioriamo la scuola, innalziamo le masse. Questa è la vera via per ottenere una chiarezza di comunicazione”. Sono le parole pronunciate ai microfoni della trasmissione Base Luna chiama Terra (Radio Cusano Campus) da Francesco Sabatini, linguista, filologo e presidente onorario dell’Accademia della Crusca, commentando la proposta di legge avanzata dal deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli, che mira a scoraggiare l’uso di parole straniere nella lingua italiana, invocando multe fino a 100mila euro per gli addetti della pubblica amministrazione che eccedono con l’adozione di anglicismi.

Lo studioso spiega: “La vitalità della lingua dipende dalla vitalità culturale e dalla produzione di idee nuove, non certo da divieti o da ‘sciroppi’ per correggere la lingua. L’inglese si diffonde in tutto il mondo perché sono in corso processi storico-politici e storico-culturali di grandissima dimensione e non esistono leggi che possano fermarli. La difesa della purezza della lingua italiana è ridicola nel momento in cui si sa che l’italiano è strapieno di germanismi, francesismi, anglicismi, ispanismi, arabismi da secoli e secoli. E dipende dai contatti con gli altri popoli. L’importante – continua – è che, quando queste parole entrano nel nostro vocabolario, vengano comprese e se non c’è l’equivalente in italiano, si accettino tranquillamente, proprio come sono state accettate nel corso del tempo altre parole: ‘caffè’, ‘arancia’, ‘zucchero’, ‘sport’, ‘tennis’, e così via. Si tratta invece di tenere in piedi l’insegnamento corretto, dinamico e ricco della lingua nella scuola, il suo esercizio continuo, l’attività culturale, la ricerca scientifica: tutto questo tiene in piedi la lingua italiana“.

Sabatini ribadisce: “Tutte le lingue sono in evoluzione. La commistione delle lingue coi movimenti dei popoli e con gli scambi sempre più intensi è ormai un fenomeno di natura gigantesca e inarrestabile. L’importante è studiare la lingua italiana e le altre lingue ed esercitarsi nel loro uso più appropriato. L’arricchimento delle lingue avviene di solito attraverso il prestito di parole nuove, che vengono innanzitutto comprese e poi adattate, nella pronuncia e nella grafia, alla nostra lingua. La difesa della lingua, insomma, consiste in questo: in un arricchimento continuo. Il purismo linguistico ha fatto il suo tempo, non ha senso. Tutte le lingue sono mescolate, non esistono lingue pure“.

Il filologo 92enne, infine, menziona i social network: “Portano a un arricchimento della lingua italiana. Sono mezzi dei quali non possiamo fare più a meno, perché non possiamo isolarci. Naturalmente, come tutti i mezzi al pari dell’automobile o della bicicletta, bisogna sapere l’uso che se ne fa. Ma ripeto: istruzione, istruzione, istruzione. L’istruzione delle masse è il miglior modo possibile per avere una corretta comunicazione. Facciamo partecipare le masse all’istruzione, specialmente i nuovi arrivati dei quali c’è assoluto bisogno, come dicono i demografi sulla necessità di ringiovanire la popolazione italiana”.

Articolo Precedente

Friuli, débâcle Pd-M5S. Il risultato ha valenza nazionale? Segui la diretta con Peter Gomez

next
Articolo Successivo

Sanità pubblica, l’oncologo Bianco: “In Italia il numero dei posti letto è in assoluto tra i più bassi in Europa, 3.2 ogni 1000 abitanti”

next