Stava facendo un’escursione in compagnia di un amico sul monte Cavallo, sulle Alpi Apuane: è morta così, cadendo in un dirupo, Giovanna di Nardo, 56enne, professoressa del liceo musicale Passaglia di Lucca. L’amico, Cristian Bertei, 35enne, originario di Piazza al Serchio, è invece ricoverato all’ospedale di Cisanello. Secondo quanto riportato da Il Tirreno, domenica 2 aprile, giorno della tragedia, il compagno della donna, non vedendola rientrare, si è allarmato e ha chiamato i soccorsi. L’uomo era riuscito a rintracciare il cellulare della compagna grazie a un’applicazione. Immediato l’intervento del Soccorso alpino, insieme ai vigili del fuoco, i carabinieri e il 118, con l’utilizzo dell’elisoccorso Pegaso. Grazie al cellulare geolocalizzato, i soccorritori sono riusciti ad identificare la donna e l’amico che la accompagnava all’interno del “canale dei Lucchesi”, sul versante Nord Est del monte Cavallo, nel comune di Minucciano. I tecnici lucchesi hanno prima trovato il 35enne alla base della parete in avanzato stato di ipotermia: aveva riportato un trauma alla schiena e diverse escoriazioni al volto. L’uomo è stato stabilizzato, adagiato su una barella e trasportato a valle: l’ambulanza lo ha trasportato all’ospedale di Castelnuovo Garfagnana, dove si è optato per il trasferimento urgente tramite elisoccorso all’ospedale di Pisa. Adesso è in prognosi riservata.

Il team di soccorritori, continuando lungo il pendio, ha successivamente ritrovato il corpo senza vita della donna vicino a un masso, a metà del canale stesso. Si stima una caduta di circa 150/200 metri dalla cresta Nord del Monte Cavallo. La salma dell’insegnante di flauto, residente a Villa Collemandina, è stata trasportata a valle e poi grazie al mezzo del Soccorso Alpino fino al campo di Gorfigliano. Il giudice ha disposto l’autopsia. Secondo le prime ricostruzioni, i due escursionisti erano equipaggiati con indumenti leggeri e avevano con loro due cani, di cui uno è morto cadendo a valle, mentre l’altro è rimasto bloccato su una sporgenza. Avevano attraversato la cresta Nord del Monte Cavallo, che parte dalla Foce di Cardeto e che si dirige fino alla vetta, una via alpinistica non prevedibile, da affrontare con equipaggiamento adeguato.

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