Carne sintetica e farina di grillo hanno paradossalmente vantaggi enormi sia dal punto di vista nutrizionale, sia dal punto di vista dei costi ambientali. Sicuramente se rispondiamo di pancia, respingere questi alimenti è più che legittimo da parte dei non addetti ai lavori. Ma da nutrizionista devo dire che la carne sintetica non fa male, anzi addirittura può essere un salvacondotto per ridurre i rischi cardiovascolari. La carne sintetica, infatti, viene sostanzialmente svuotata da tutti quei grassi proinfiammatori che ha la carne classica”. Lo spiega a Dritti al punto, su Cusano Italia Tv, il nutrizionista Emiliano Bruni, che premette: “Il dibattito sulla carne sintetica va affrontato in modo trasversale. Perché si è arrivati alla necessità d produrre carne in modo sintetico? Probabilmente dal punto di vista ambientale – continua – ci rendiamo conto che i costi dell’alimentazione mondiale non sono più sostenibili. Non riusciamo più a sostenere il costo degli allevamenti intensivi, né quello delle piantagioni di mais e di soia. Ovviamente dobbiamo ragionare in modo globale, perché scarichiamo quei costi ambientali sui paesi più poveri del mondo“.

Pur incalzato dalla conduttrice Roberta Feliziani, che accetta difficilmente le sue spiegazioni, il biologo nutrizionista ribadisce: “Sono d’accordo che sul piano etico questo tema possa essere rigettato alla fonte, però se devo ragionare sul piano prettamente nutrizionale dico che con la carne sintetica il vantaggio c’è. È giusto non accettare questo modello, ma se devo ragionare in maniera asettica devo dire che noi potremmo costruire una carne priva di effetti negativi sull’apparato cardiovascolare. Possiamo infatti creare delle proteine e degli amminoacidi sulle basi delle nostre necessità, ad esempio vantaggiose per i malati oncologici“.

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