“Non tolgono la burocrazia, tolgono i controlli minimi. Davigo ha scritto un pezzo sul Fatto dove dice che ‘il nuovo codice degli appalti sembra il pesce d’aprile’, nel senso che non ci si crede quando lo si legge”. Così Marco Travaglio, ospite di ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi commenta il nuovo codice degli appalti proposto e sostenuto da Matteo Salvini: “Sappiamo benissimo che gli appalti, se non li fai con la gara ma li fai ad affidamento diretto, non si prestano soltanto al fatto che un sindaco, un assessore o un dirigente comunale può affidare l’appalto a un suo amico o a un suo parente o alla sua amante, cosa di cui le cronache sono piene. Non c’è nessuna offesa a nessuno. Sappiamo benissimo che ci sono tanti sindaci eroici e che ce ne sono almeno altrettanti che fanno porcherie, esattamente come i politici. Le leggi servono appunto a impedire che quelli non eroici facciano le porcherie. Le leggi non servono a impedire che i santi pecchino, ma servono a impedire che i peccatori pecchino. Dato che purtroppo di santi ce ne sono pochi, perché siamo umani, è meglio evitare che qualcuno cada in tentazione. Ma c’è anche l’altro problema che è quello di quanto ci costa un lavoro pubblico. Perché le opere pubbliche in Italia costano il 50% in più? Perché un chilometro di ferrovia o di metropolitana o di autostrada in Italia costa più che in Germania, in Francia, in Spagna? Questo è un dato statistico costante”.

E non si tratta solo di un problema di corruzione: “Perché se tu fai gli appalti senza gara – continua Travaglio -, e quindi non confronti preventivi fra due o tre concorrenti, il prezzo non lo fai tu, ma quello che realizza l’opera. Se tu prendi la prima offerta che ti capita, perché decidi di darlo a Tizio, non confronti la sua offerta con quella di Caio e Sempronio. Se, invece, la confronti Tizio, Caio e Sempronio saranno in concorrenza e quindi dovranno fare un’offerta migliore, possibilmente in busta chiusa in segreto, in modo da non sapere quanto propongono gli altri. E così alla fine la Pubblica amministrazione la dà a quello che ti offre il progetto migliore al prezzo migliore e quindi risparmi. E dato che i soldi sono i nostri, fai risparmiare noi cittadini, eviti buchi nello Stato, fai più opere pubbliche a costi minori”.

‘Accordi&Disaccordi’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.

Articolo Precedente

Gad Lerner ospite di Luca Sommi ad Accordi&Disaccordi il 31 marzo alle 22.45 su Nove. Con Travaglio e Scanzi

next
Articolo Successivo

Scanzi ad Accordi&Disaccordi (Nove): “Calenda approva la riforma di Macron? Con la sinistra non c’entra nulla, prova disgusto per la piazza”

next