A che cosa si riferisce quando si parla del cosiddetto “effetto Schlein” di cui si scrive sui giornali? Da dove arrivano i voti “nuovi” che ridanno ossigeno ai sondaggi del Pd e che conseguenze ha l’arrivo sulla scena della segretaria democratica? E quanto pesa oggi – in termini di voti – il “nuovo” Partito democratico? Ha cercato di rispondere a queste domande un’analisi di Demopolis. La prima conseguenza apparente, secondo l’istituto diretto da Pietro Vento, è che l’arrivo di Schlein ha risvegliato un quadro politico fin qui un po’ addormentato, sia prima che dopo il trionfo elettorale del centrodestra alle Politiche del 2022 (per la sproporzione di forza tra gli schieramenti e di conseguenza la prevedibile immutabilità del risultato). Con il duello tra le due leader – la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria Schlein – l’affluenza sembra aumentare, secondo i dati di Demopolis: ad oggi sarebbe al 66 per cento, contro il 64 del voto del 25 settembre scorso e il 61 stimato in un sondaggio precedente di gennaio. “L’affluenza, pur lontana dal passato – è la spiegazione di Vento – torna a crescere, soprattutto grazie ad una forte motivazione al voto che si rileva in particolar modo tra quanti si riconoscono nei due principali partiti italiani, guidati da Meloni e Schlein”.

In questo scenario il Pd secondo Demopolis avrebbe circa 5 milioni e 800mila voti (contro i 5,3 delle Politiche) e in particolare ne avrebbe riacquisiti un milione e 800mila da gennaio. In termini di punti percentuali in due mesi i democratici sono saliti di oltre 5 punti, riavvicinando cifre che non vede ormai da quasi 4 anni (alle Europee del 2019 erano intorno al 22). Da dove arrivano i “voti”, dunque? Secondo le elaborazioni dell’istituto diretto da Vento su 100 nuovi elettori 70 sono recuperati dall’area del non voto, cioè cittadini che nei sondaggi di gennaio dichiaravano di non scegliere alcun partito. Completano questo campione 16 “rubati” al M5s, 5 da Sinistra-Verdi, 9 da altre liste. Schlein, sottolinea Demopolis in una nota, “ha ereditato il Pd nel momento peggiore della sua storia: come dimostra il trend, negli ultimi mesi era passato dal già deludente 19% del settembre scorso al 15% di gennaio. La nuova segreteria sembra aver riportato motivazione tra gli elettori”.

La polarizzazione Meloni-Schlein risulta evidente – nelle tabelle di Demopolis – anche nel duello Fratelli d’Italia-Pd. Il partito di destra si conferma di gran lunga il primo partito e viene stimato da Demopolis al 30 per cento, con un incremento rispetto alle elezioni politiche di settembre del 4 per cento. Subito dietro, poco sopra il 20, c’è appunto il Pd rivitalizzato dall’avvento di Schlein. Segue il M5s, staccato di più di 5 punti. In leggera flessione sono le altre forze politiche: la Lega del vicepremier Matteo Salvini all’8,5%, il polo Azione-Italia Viva al 7,3%, Forza Italia al 6,6% e Sinistra-Verdi al 3%.

Questi risultati peraltro non producono particolari cambiamenti negli schieramenti, nel senso che i partiti di maggioranza metterebbero insieme il 46 per cento. E’ sempre meno della somma delle tre opposizioni che si sono presentate alle urne a settembre (centrosinistra trainato dal Pd)

Demopolis ha fotografato infine la forza odierna delle coalizioni: i partiti della maggioranza che sostiene il Governo Meloni otterrebbero nel complesso il 46%. Cresce al 47%, anche se resta totalmente frammentato, il peso complessivo delle 3 opposizioni parlamentari: 24,7% per il Centro Sinistra trainato dal PD, 15% per i 5 Stelle, 7,3% per Il Terzo Polo di Calenda.

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Nota informativa – L’analisi è stata effettuata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 21 al 22 marzo 2023 su un campione nazionale di 2.000 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per aree geografiche di residenza, genere e fascia di età. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Coordinamento del Barometro Politico Demopolis a cura di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Approfondimenti e metodologia su: www.demopolis.it

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