“Più persone partono, più persone si mettono nelle mani di cinici trafficanti e più c’è il rischio che qualcosa vada storto: non credo che questo possa mai essere il modo giusto, umano e responsabile di affrontare questa vicenda. Forse sarebbe più facile mettere la testa sotto la sabbia, lasciare che siano dei mafiosi a decidere chi deve arrivare da noi, lasciare che arrivi da noi solo chi ha soldi per pagare quei mafiosi, lasciare che in Africa continuino a prendere piede i mercenari della Wagner e i fondamentalisti”. Così Giorgia Meloni parlando alla presentazione del libro su Papa Francesco, “L’atlante di Francesco”, riprendendo la posizione esternata da Guido Crosetto.

“Non si può lasciare – continua Meloni – che chi arriva da noi si ritrovi spesso a non avere la vita che gli era stata promessa o fare da manodopera alla criminalità organizzata o alla prostituzione, con riti voodoo fatti sulla testa dei propri figli, finché non si ripaga con la prostituzione decine di migliaia di euro”.

Nel suo discorso Meloni, riprende il mantra di Piantedosi, sostenendo che i migranti vanno aiutati a rimanere nelle loro terre, senza sfruttarle: “Molti africani mi hanno detto che non vogliono scappare dalle loro terre e io penso che, su questo, si può fare di più: questo è l’approccio più umano che si può avere, l’approccio più misericordioso”.

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