“In questi anni si è affermato il principio che l’identità nazionale si afferma attraverso i respingimenti, alzando i muri. Non condivido l’analisi: l’identità italiana da Virgilio, che vede la fondazione della città attraverso un popolo di naufraghi, è di chi salva le vite non di chi fa respingimenti“. Lo ha detto il leader di Iv Matteo Renzi, intevenendo in Aula al Senato dopo l’informativa del ministro Piantedosi sul naufragio a Cutro. Discorso che ha incassato anche gli applausi di Pd e 5 stelle. “Nessuno si permetta di dire che l’altro fa sciacallaggio“, ha detto Renzi dopo che Michaela Biancofiore aveva accusato di questo le opposizioni. “Dopo la strage dell’aprile 2015 Giorgia Meloni chiese che io fossi indagato per strage di Stato. Qui nessuno ha chiesto che il Governo fosse indagato. E non dite che non si può chiedere le dimissioni, io non le ho chieste, ma Salvini lo ha fatto 137 volte per il ministro Alfano”. “In vari punti – ha quindi detto Renzi – non mi ha convinto”. “Se esce la Guardia di Finanza e torna indietro per il mare alto, non capisco perché non parta la Guardia Costiera per salvare le vite umane, lei non lo ha spiegato. Ci vuole chiarezza, non è di destra o di sinistra”. Renzi ha poi ricordato che i migranti erano “donne e uomini che vengono via dall’Afghanistan. Lo dico alle donne del centrodestra, alle mamme: noi occidentali siamo venuti via lasciando le donne con l’obbligo di stare dentro il burqa. Occorre sensibilità che io non ho visto”

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