Tre minuti che riassumono, in sintesi, più di 20 anni di relazioni tra la politica lombarda e il mondo venatorio. Perché da una parte c’è chi “impone i propri diktat” e chi dall’altra “li accetta passivamente, anche quando comportano l’adozione di atti contrari alla legge“. È ciò che pensano cinque associazioni ambientaliste e animaliste (Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf Italia) che oggi hanno firmato un comunicato per denunciare la gravità di quanto svelato dal video, pubblicato in esclusiva da ilFattoQuotidiano.it, che mostra il battibecco tra Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, e un cacciatore bresciano. Le organizzazioni hanno fatto sapere che invieranno il filmato alla Commissione europea per chiedere che “sulle innumerevoli zone d’ombra della caccia italiana vengano finalmente accesi i riflettori”. Ma andiamo con ordine.

Alla fine dello scorso ottobre Fontana, che di fatto – ancorché non ufficialmente – è già il candidato del centrodestra alle elezioni regionali, visita alcune zone delle “aree interne” lombarde con alcuni assessori. In quel periodo fa tappa nelle valli bresciane e un giorno, al ristorante, viene avvicinato da un cacciatore locale, molto seguito per via del suo “attivismo” a favore delle doppiette, di nome William Baccini. Questi si lamenta col presidente leghista a causa dei controlli dei carabinieri forestali e delle guardie venatorie, che a suo dire starebbero “massacrando i cacciatori“. Poi apre il tema sui richiami vivi, finché Fontana non lo interrompe, dicendogli che “l’anno scorso abbiamo fatto tutto quello che ci avete chiesto”. Aggiungendo, a proposito del calendario venatorio (sul quale c’era già stata una bocciatura del Tar a seguito di un ricorso del mondo ambientalista) che la Regione “ha presentato un nuovo provvedimento, rischiando“. “Insomma – sostengono le associazioni – Fontana fa capire che non solo la Regione ha accolto le richieste dei cacciatori, ma anche che si è spinta oltre, in modo da eccedere i confini della legalità“. Il filmato, registrato di nascosto dai presenti, si conclude con un Fontana visibilmente esasperato, tanto da dire che “tra di voi (cacciatori, ndr) ci sono più mele marche che mele sane, e questo lei lo sa benissimo”.

“Rendiamo merito al presidente Fontana – affermano le associazioni nel comunicato – per aver svelato, in tre minuti di video, 20 anni di relazioni tra Regione Lombardia e mondo venatorio e per aver chiarito, con chiarezza e sincerità, la vera natura di gran parte del mondo venatorio lombardo, fatto di sotterfugi, illegalità, pratiche anacronistiche e cruente. Ora tuttavia non è più immaginabile che la Regione Lombardia prosegua sulla solita strada, continuando con i suoi provvedimenti a favorire questo mondo di mele marce. È tempo di dire stop ai richiami vivi, abbandonare definitivamente ogni tentativo di derogare alle leggi, voltare le spalle alle illegalità”.

Mail: a.marzocchi@ilfattoquotidiano.it

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