Sono circa 850 al giorno, quasi 300mila in un anno, gli animali domestici che, in Italia, si smarriscono e non fanno ritorno a casa (dati Opes Cinofilia, divisione Ricerca Animali Scomparsi) lasciando i loro proprietari con un vuoto affettivo aumentato dall’incertezza sul loro destino. Spesso si rimane nel dubbio a struggersi per anni e magari l’animale è già morto. Ma come si farebbe per una persona di famiglia, si continua a cercare l’animale tappezzando le vie della città con volantini corredati di foto e numeri di telefono, si utilizzano anche i social per ampliare il raggio di ricerca ma spesso non si ottiene nulla e si rimane con il dubbio che lacera.

Proprio per togliere questo dubbio e consentire ai proprietari di recuperare il loro fedele compagno – parliamo di cani, gatti, ma anche conigli, furetti, criceti, pappagalli… – il Comune di Mantova ha attivato sul proprio portale istituzionale l’archivio fotografico degli animali deceduti (qui il link). “Si tratta – spiega al fattoquotdiano.it la consigliera comunale del Pd Barbara Gerola, promotrice della mozione che un anno fa ha avviato l’iter arrivato a conclusione in questi giorni con l’attivazione del servizio – di un unicum a livello nazionale, almeno a quanto mi risulta. Sono molto soddisfatta e devo ringraziare il Comune di Mantova per aver creduto nelle potenzialità della mia proposta che sta ricevendo numerose attestazioni di stima e si sta rivelando utile, come dimostrano le richieste arrivate al portale in soli pochi giorni di attivazione”.

Con questo servizio gli operatori di Mantova Ambiente, partecipata comunale che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, quando trovano un animale morto ai lati di una strada, in un parco e in qualsiasi altra parte della città, anche su segnalazione, lo fotografano e lo schedano indicando la data e il luogo di ritrovamento, le caratteristiche principali (tipo di animale, colore, taglia ecc…), la presenza di eventuali anelli o collari che possano essere utili al rintracciamento. Gli animali vengono poi suddivisi in domestici e selvatici. Andando sul portale e cliccando sui ritrovamenti si apre la scheda informativa con tanto di foto in modo da consentire a chi ha perso un animale di accertarsi che sia il suo e, eventualmente, recuperarlo e dare degna sepoltura. Tutto questo se l’animale non è dotato di microchip.

“Se l’animale è dotato di microchip – aggiunge Barbara Gerola – i proprietari saranno informati del ritrovamento dall’Ufficio diritti degli animali del Comune di Mantova”. Al momento del recupero, nel rispetto della normativa vigente, il proprietario che decida di disporre del proprio animale “dovrà compilare e firmare – spiega il Comune di Mantova in una nota – le certificazioni richieste dalla ditta che ne ha recuperato le spoglie”. Per quanto riguarda gli animali selvatici ritrovati, eventuali elementi identificativi come anelli o collari verranno conservati e consegnati al Comune che provvederà a inviare la comunicazione del ritrovamento al relativo Istituto di riferimento. “Esorto tutti i cittadini – prosegue la promotrice dell’iniziativa – a dotare di microchip i loro animali da compagnia, cani, gatti o conigli rendendo più facile e veloce la loro restituzione, quando questi si smarriscono ed evitando così di dover controllare in tutti i gattili e canili, dove potrebbero essere ricoverati”. Ora che il servizio è attivo in città, con gli operatori di Mantova Ambiente adeguatamente formati per il recupero degli animali, la speranza e il desiderio è che “venga adottato anche da altri comuni in provincia di Mantova – conclude Gerola – per costruire una sorta di rete che permetta a chi ha smarrito un animale di sapere che fine ha fatto”.

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