Rocco Casalino si è “pentito” di non essersi candidato alle elezioni politiche del 2018. Il responsabile della comunicazione del Movimento 5 stelle torna in televisione e, intervistato da Francesca Fagnani per “Belve” in onda questa sera su Rai2, ha parlato della sua mancata discesa in campo. “Sono pentito di non aver partecipato”. E incalzato sui motivi della rinuncia, ha replicato: “L’ho fatto per il bene di Conte e del Movimento. Ma mi sono pentito. Conte mi ha detto scegli tu, ma è meglio se resti nella comunicazione”. Alla vigilia delle elezioni si era diffusa la voce che Casalino volesse tentare la candidatura, ma all’ultimo cambiò idea per restare proprio nello staff dell’ex presidente del Consiglio. “Quanto mi deve Conte? Parte della mia vanità direbbe che ci sono io dietro ma non è così”. E a proposito dei suoi rapporti con il leader M5s: “Non mi sento abbandonato. Ha un ruolo diverso ma la sua comunicazione la curo ancora. Non c’è stato nessun allontanamento“.

Casalino ha anche parlato del suo percorso politico. “Originariamente ero di sinistra, anzi di Rifondazione Comunista per la precisione, vicino a Bertinotti, poi vicino ai Ds e 10 anni dopo nasce il M5s e divento 100% grillino”, ha detto. E a proposito dei malumori, soprattutto legati al passato, per la sua gestione della comunicazione del Movimento ha replicato: “Il ‘codice Rocco’ non esiste. Io ero bravo nelle trattative e rifiutavo i pollai televisivi in cui vince chi urla di più e io non volevo mandare le nostre persone in una sorta di spettacolo. Chiedevo di creare una situazione in cui poter parlare di contenuti. Prepotente? No, era rispetto per il Movimento, che voleva essere rispettato, e non prestarsi per fare ascolti. Chiedo giornalisti prestigiosi non provocatori”.

Sempre nel corso dell’intervista, Casalino ha parlato anche della sua vita privata. Ed è partito dal rapporto col padre: “Uno pensa di poter picchiare la propria moglie anche davanti ai figli e che questi dimenticheranno. Ma io non ho dimenticato nulla e non perdono”. E ha quindi risposto alle domande sul suo orientamento sessuale: “Fino a 35 anni ho avuto una ragazza con cui facevo regolarmente sesso e a un certo punto mi ero convinto che la mia fosse una sorta di bisessualità e che potevo reggere una vita da eterosessuale anche perché desideravo una vita famigliare, dei figli. Ho insistito con tutte le mie forze ad essere etero, ho fatto sesso con centinaia di donne. Sembra strano? Anche a me. Ma non si può scegliere l’orientamento sessuale, essere gay non è un vizio”.

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