“Saremo un problema per il governo Meloni. Daremo un contributo a organizzare le opposizioni a difesa dei poveri, contro un governo che li colpisce, saremo a difesa della scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a una aggressione squadrista. Faremo le barricate contro ogni taglio alla sanità”. Queste le prime parole di Elly Schlein, neo segretaria del Partito democratico, parlando al suo comitato elettorale dopo la vittoria alle primarie dem contro Stefano Bonaccini.
Nel suo primo discorso, Schlein ha così tracciato le linee guida del programma del suo Pd: lavoro, transizione ecologica, salario minimo. E su quest’ultimo punto ha invitato le altre opposizioni, M5s, Terzo Polo e Si a lavorare insieme: “Già da domani lavorerò con loro per portarlo avanti: è una misura indispensabile a cui non possiamo rinunciare”.
Per poi rivendicare la chiarezza delle sue posizioni: “Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara“. Con la voce rotta dall’emozione, Schlein ha così festeggiato insieme a volontari e militanti: “Ce l’abbiamo fatta, insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione, anche questa volta non ci hanno visto arrivare”. I dati mostrano un vantaggio su Stefano Bonaccini ampio, ma non schiacciante: 53,8% contro il 46,2%. Tanto basta però per stravolgere il risultato dei circoli dem, dove il presidente dell’Emilia Romagna aveva vinto con circa 18 punti di scarto.
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La festa di Schlein al comitato con i militanti tra cori e ‘Bella Ciao’: il videoblob della vittoria. E i suoi: “Ora il partito sia davvero unito”

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Pd, sorpresa e delusione al comitato di Bonaccini: “Schlein non saprà sconfiggere le correnti”. E c’è il timore che il partito si spacchi

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