Negli ultimi dieci anni sono arrivati via mare da soli in Italia 103.842 minori stranieri non accompagnati, prevalentemente adolescenti e preadolescenti, ma anche bambini, con una media di 15mila presenze annue. Lo fa sapere Save the Children. Nonostante i minori non accompagnati siano una presenza regolare nel nostro Paese, non sono mai nati i centri governativi di prima accoglienza previsti dalla legge e anche i Centri di Accoglienza Straordinaria, che dovrebbero rappresentare la soluzione di ultima istanza, contavano al 31 dicembre 2021 soltanto 519 posti. Guardando al trend relativo ai posti finanziati nei Cas dal 2018 al 2021, appare evidente che l’intento di distribuire i minorenni sull’intero territorio nazionale al loro arrivo è stato via via disatteso, spiega ancora l’Ong che, per cercare di fare chiarezza su questo sistema, ha realizzato il rapporto “Nascosti in piena vista – Frontiera Sud”. “Il sistema di accoglienza del nostro Paese lavora ancora con una logica emergenziale. Serve un approccio più strutturato – dice Niccolò Gargaglia, responsabile della protezione minori migranti di Save The Children – I centri di prima accoglienza dove i minori dovrebbero permanere un massimo di 30 giorni, spesso diventano luoghi di permanenza duratura”. La necessità è oggi quella di “accelerare il passaggio alla seconda accoglienza” e “rafforzare forme alternative di accoglienza, come l’affido familiare”, così da rendere più semplice il percorso di integrazione e inclusione dei minori, conclude l’esperto.

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