“Lascio che facciano ipotesi l’intelligence e il controspionaggio, io non escludo niente”. Glen VanHerck, generale delle forze aerospaziali americane per il Nord America, non esclude l’ipotesi “alieni” o qualsiasi altra spiegazione riguardo alla serie di avvistamenti di ‘oggetti da alta quota’, tre negli ultimi tre giorni, intercettati in cielo e abbattuti dalle forze aeree americane e canadesi. L’ultimo, domenica, a forma ottagonale, è stato colpito da un caccia americano e distrutto mentre sorvolava a sei chilometri d’altezza il lago Huron, tra il Michigan e il Canada. VanHerck rimanda dunque a un’analisi approfondita degli esperti di intelligence rispetto all’origine del fenomeno. “A questo punto – ha dichiarato – noi prendiamo in considerazione tutte le piste per identificare ogni tipo di minaccia o potenziale minaccia, a noi sconosciuta, che si avvicina al Nord America“. Qualche ora prima il New York Times aveva citato fonti dell’amministrazione Biden, per dire che avevano rassicurato, in forma privata, sul fatto che non ci fossero state indicazioni su “attività extraterrestre”. “Non ci sono indizi di presenza di extraterrestri o attività extraterrestri legate all’avvistamento degli oggetti volanti non identificati abbattuti in questi giorni dalle forze aeree americane”, ha precisato il Pentagono.

Cosa sappiamo – Dei due ‘Ufo’ abbattuti venerdì e sabato sui cieli nordamericani per ora si sa solo che entrambi, privi di apparenti equipaggiamenti spia, volavano a 40mila piedi di altitudine (12mila metri), avevano una forma cilindrica e la grandezza di una Volkswagen Beetle, mentre il pallone-spia – dotato di apparecchiature di sorveglianza – era alto come tre bus allineati e pesava oltre una tonnellata. Se si accertasse che anche gli ultimi ‘Ufo’ appartenevano alla flotta di decine di dirigibili che hanno sorvolato cinque continenti (Europa compresa) nell’ambito del vasto piano di sorveglianza gestito sin dal 2018 dall’esercito cinese, ci si dovrebbe domandare se Pechino abbia perso il controllo del programma o se stia lanciando una provocazione. In ogni caso Joe Biden non potrebbe più tentare di mettere il primo episodio sotto il tappeto. E dovrebbe ammettere che la Cina ha beffato per anni l’Occidente facendo passi da gigante nella nuova frontiera del ‘near space’ (lo spazio vicino tra la superficie della terra e l’orbita bassa), probabilmente usando tecnologia occidentale.

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