“Se il governo avesse goduto all’interno del Paese della stessa fiducia che ci hanno fatto sentire i nostri partner europei, saremmo stati in grado di avanzare ulteriormente e più velocemente con le riforme“. Natalia Gavrilita, premier moldava, ha dato le dimissioni, dichiarando in conferenza stampa che “è giunto il momento”. E ha sottolineato che nessuno si aspettava che il suo governo, eletto nell’estate del 2021, dovesse gestire “così tante crisi causate dall’aggressione russa in Ucraina“. Gavrilita, economista di 41 anni, è stata nominata premier nell’agosto del 2021 dopo che il suo Partito d’azione e solidarietà (PAS), filo-occidentale, aveva vinto le elezioni parlamentari anticipate nell’ex repubblica sovietica con un ticket riformista e favorevole all’Ue. La sua premiership è stata segnata da una lunga serie di problemi, dalla crisi energetica all’inflazione, ai missili sparati nel corso del conflitto a Kiev che hanno sorvolato lo spazio aereo moldavo. Un nuovo governo sarà nominato dalla presidente Maia Sandu e dovrà poi essere approvato dal parlamento, ma non sono state indicate le tempistiche. Secondo numerosi sondaggi d’opinione, oltre il 60% dei cittadini era favorevole ad un cambio di governo. Motivo per cui la premier, nel discorso di addio, ha lamentato che il suo esecutivo gode del sostegno dei partner internazionali ma non della maggioranza della popolazione.

Il discorso – “Avevo assunto il governo con un mandato anti-corruzione, pro sviluppo e pro Ue, in un momento in cui gli schemi di corruzione avevano conquistato tutte le istituzioni e gli oligarchi si sentivano intoccabili”, ha detto Gavrilita, “ci siamo trovati subito di fronte a un ricatto energetico, e chi lo ha fatto sperava che avremmo ceduto”. “La scommessa dei nemici del nostro Paese era che avremmo agito come i governi precedenti, che hanno rinunciato agli interessi energetici, che hanno tradito l’interesse nazionale in cambio di benefici a breve termine”, ha aggiunto. La presidente moldava Maia Sandu ha ringraziato Gavrilita per il suo “enorme sacrificio e gli sforzi compiuti per guidare il Paese in un periodo di così tante crisi”. “Nonostante le sfide senza precedenti, il Paese è stato governato in modo responsabile, con grande attenzione e impegno. Abbiamo stabilità, pace e sviluppo laddove altri volevano la guerra e la bancarotta“, ha detto Sandu.

Le rivelazioni di Zelensky e il percorso di adesione all’Ue – Ieri il presidente ucraino Zelensky, parlando al Consiglio Europeo dopo l’intervento davanti agli eurodeputati, ha spiegato che il Cremlino era intenzionato a destabilizzare il Paese che, come l’Ucraina, ha avviato il suo processo di adesione per l’Unione europea. Anche l’intelligence moldava, a seguito delle sue dichiarazioni, ha confermato di aver rilevato, sulla base dell’attività operativa svolta e delle informazioni arrivate dai partner di Kiev, “attività sovversive, volte a minare la Repubblica e destabilizzare e violare l’ordine pubblico”. “Al momento non possiamo fornire ulteriori dettagli perché c’è il rischio di compromettere diverse attività operative in corso. Assicuriamo ai cittadini che tutte le istituzioni statali stanno lavorando a pieno regime e non permetteranno che si verifichino” cose simili, riferisce l’intelligence in una nota. Dall’Europa, invece, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha sottolineato durante il punto stampa con Gavrilita lo scorso 6 febbraio la necessità di dovere “accelerare l’integrazione graduale della Moldavia nell’Ue velocizzando i negoziati ma anche sostenendo misure simboliche come l’abolizione delle tariffe di roaming”. Per parte sua, la ex premier si augurava “che i negoziati per l’ingresso in Ue” fossero “aperti al più presto, se possibile prima della fine del 2023. Non cerchiamo però scorciatoie, siamo pronti a portare avanti le riforme necessarie per migliorare le nostre istituzioni e la vita dei cittadini moldavi”.

Articolo Precedente

Zelensky si commuove a Bruxelles: saluta con “Slava Ucraini” e gli europarlamentari rispondono in ucraino – Video

next
Articolo Successivo

Palloni cinesi e basi Usa nel Pacifico: il conflitto ucraino sembra precedere lo scontro finale

next