Joe Biden scarica la colpa dei documenti classificati ritrovati nella sua residenza e in un suo ex ufficio su chi ha eseguito il trasloco del materiale quando era vicepresidente. “Quello che non è stato fatto bene è che quando hanno impacchettato le cose dei miei uffici per spostarle non hanno svolto il tipo di lavoro che avrebbe dovuto essere fatto”, ovvero “esaminare a fondo ogni pezzo di materiale informativo che c’è”, ha detto il presidente Biden alla Pbs. Assume così sempre più i contorni di una commedia, tra scoperte, accuse, smentite e giustificazioni sorprendenti una vicenda giudiziaria che a due mesi dalla scoperta delle prime carte potrebbe condizionare non solo i prossimi due anni di governo ma addirittura ostacolare una ricandidatura del Presidente. A vagliare il caso sarà il procuratore speciale Rob Hur, ex procuratore del Maryland. Così come avvenne col predecessore Donald Trump, il presidente tycoon travolto dal Russiagate e di conseguenza marcato stretto dai giudici.

A inizio febbraio si era svolta una nuova perquisizione nella casa al mare di Biden, a Rehoboth, nel Delaware, senza trovare altri documenti con il timbro “classificati”. Il Dipartimento di giustizia aveva prelevato il materiale che riteneva rilevante per la sua indagine, “inclusi sei documenti contrassegnati come classificati”, ha spiegato l’avvocato precisando che alcune delle carte risalgono al tempo in cui Biden era senatore, altre al periodo in cui era vicepresidente. L’Fbi aveva poi fatto sapere che nessuna carta riferita all’attività di vicepresidente era stata trovata. Ma ecco che sulla vicenda, che da mesi fa da combustibile ai detrattori del presidente americano e manda all’attacco i repubblicani, arriva questa autodiscolpa che di fatto attribuisce la responsabilità di eventuali “dimenticanze” a imprecisati assistenti, facchini e trasportisti. “Quando hanno impacchettato le cose dei miei uffici per spostarle non hanno svolto il tipo di lavoro che avrebbe dovuto essere fatto”, ha detto. Senza precisare esattamente a chi si riferisse, se al suo staff, se a quello della Casa Bianca. “Buste portate via per errore”, provano a difenderlo i legali di Biden.

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