La giornata mondiale contro il bullismo si celebra il 7 febbraio di ogni anno, ed è importante per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che appare sempre più spesso in prima pagina coinvolgendo le vittime, la loro famiglia e i loro insegnanti.

Diffondere la cultura del rispetto

Per affrontare il bullismo, è necessario insegnare agli alunni come gestire le loro emozioni e, sopratutto, a imporre limiti all’aggressore. Si può fare solo con la cultura del rispetto come per esempio ha fatto la Fondazione della comunità ebraica di Milano con il progetto I-respect. I bambini devono essere in grado di dire “no” in modo fermo e sicuro se qualcuno li sta mettendo a disagio o li sta attaccando. Il progetto I respect è uno dei primi esempi di questo tipo che offre strumenti pratici alle vittime. Un esempio che meriterebbe di essere esportato anche nelle altre scuole pubbliche proprio perché offre strumenti pratici alle vittime.

La prevenzione è necessaria, ma non basta

L’educazione e la prevenzione sono le chiavi per aiutare i propri studenti ad affrontare il bullismo. Gli insegnanti possono insegnare ai propri studenti l’importanza della gentilezza, della compassione e dell’empatia, e incoraggiarli a parlare apertamente e ad esprimere i propri sentimenti. Tutto ciò è necessario ma servono anche progetti concreti che aiutino i bambini a gestire la loro rabbia e a proteggere se stessi e gli altri dall’aggressività degli altri. I bambini devono sapere che hanno il diritto di essere rispettati e che possono trovare aiuto se si sentono minacciati o intimiditi.

Insegnare a difendersi per smettere di subire

È importante insegnare a gestire le emozioni e porre dei limiti all’aggressore. Questo significa che i bambini imparano a dire “no” in modo fermo e rispettoso, senza essere violenti ma anche senza subire. Imparare ad affermare se stessi passa dall’imparare a riconoscere e gestire le proprie emozioni riducendo la propria vulnerabilità alle situazioni di bullismo.

Inoltre, sviluppare relazioni positive e di supporto con amici e familiari e praticare tecniche di rilassamento, o di mindfulness (qui qualche consiglio pratico), possono aiutare a ridurre lo stress e fornire un ambiente sicuro per elaborare le emozioni negative.

Il 7 febbraio, in occasione della giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, diffondiamo questi strumenti importanti per la protezione dei bambini e la costruzione di una società più rispettosa e pacifica.

Ce n’è bisogno.

Articolo Precedente

Università: se la conoscenza è a portata di clic, perché studiare?

next
Articolo Successivo

“Disagio in classe e preoccupazione per ciò che accade fuori”: gli studenti occupano il liceo Manzoni di Milano – Video

next