“È la vittoria più importante della mia vita”: dopo aver festeggiato 22 trofei del Grande Slam in carriera e aver pareggiato il primato del collega Rafa Nadal, Novak Djokovic poteva essersi abituato alla gioia e alla soddisfazione della vittoria. Invece, appena dopo aver sconfitto il greco Stefanos Tsitsipas nella finale degli Australian Open, il tennista serbo si è lasciato andare a un pianto liberatorio che fa trasparire tutte le tensioni vissute nell’ultimo anno. “Date le circostanze – ha commentato Djokovic – è la vittoria più importante della mia vita. Non è stato facile per me giocare questo torneo dopo quello che è successo lo scorso anno. È stata come una sfida vinta. Voglio ringraziare gli australiani e Melbourne per l’accoglienza”.

Dopo aver dominato in tre set il suo avversario alla Rod Laver Arena, Djokovic ha raggiunto i membri della sua famiglia a bordo campo, li ha abbracciati ed è scoppiato a piangere a dirotto. Il 35enne l’anno scorso era stato escluso dal torneo australiano per non essersi vaccinato contro il Covid. A un anno di distanza si è ripreso subito il primo posto nella classifica mondiale, sfilando la posizione da sotto i piedi dello spagnolo Carlos Alcaraz, e ha aggiunto alla sua bacheca il decimo trofeo degli Australian Open della sua carriera.

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