Ci sono le dichiarazioni del segretario del Pd Enrico Letta e del Leader M5s Giuseppe Conte, ma a spiccare – verso l’alto così come verso il basso – sono l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, e Aboubakar Soumahoro, appena passato al gruppo Misto, e colpito dallo scandalo delle coop legate alla suocera. Sul sito della Camera sono state pubblicate le dichiarazioni dei redditi di gran parte dei deputati, anche se manca ancora quella della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, deputata nella precedente legislatura.

La “classifica” – In base ai dati noti, il deputato “Paperone” è l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che un reddito imponibile al 2021 di circa un milione e mezzo. All’estremo opposto, tra i redditi più bassi, compare Aboubakar Soumahoro, che ha dichiarato poco più di 9 mila euro e una casa in comproprietà. Tra i banchi dell’opposizione il segretario Dem Enrico Letta dichiara un imponibile di oltre 350mila euro mentre la deputata Maria Elena Boschi, 98 mila euro. Molto più in basso il leader del M5s Giuseppe Conte, che dichiara poco meno di 35mila euro e una Jaguar del ’96. Nei banchi della maggioranza spiccano i redditi del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida (103.505 euro) e del Presidente della Camera Lorenzo Fontana (99.465). Il Senato non ha ancora reso disponibili questi dati.

Per i redditi del presidente Fontana e del ministro Lollobrigida, però, c’è da tener conto delle indennità derivanti dall’attività parlamentare svolta nella precedente legislatura. Infatti, molti dei parlamentari che hanno mantenuto il seggio non sono distanti dalla cifra dei 100 mila euro annui. Chi poco più, chi poco meno. E il colore politico non conta. Da Molinari della Lega a Giachetti di Italia Viva, passando per Rotondi, Bossi, Mulè e Fratoianni.

Il ministro Lollobrigida, cognato della premier, dichiara una sola proprietà a Roma e un’Alfa Stelvio nel garage. Una dichiarazione modesta, se comparata alle decina di immobili del veterano Tremonti e ai suoi mastodontici mezzi di trasporto: una Jeep Grand Cherokee e una Land Rover Defender. Più umile la vettura di un altro ex ministro, Andrea Orlando, che dichiara una Fiat Bravo del 2007 e un reddito non distante dalle somme dei suoi ex colleghi della diciottesima legislatura. La 500L di un altro decano della sinistra, Piero Fassino, nasconde però un reddito complessivo nel 2021 che supera i 150mila euro. Fiat 500 anche per l’ex sottosegretario Bruno Tabacci, che dichiara immobili tra Roma, Mantova e Polignano a Mare, oltre a circa 130mila euro. Pure il ministro Giorgetti palesa un’italianissima automobile: Punto del 2008, ereditata per un quarto. Possiede, però, dieci quote della Cooperativa dei pescatori dell’amato Lago di Varese e un reddito che sfiora i 100mila euro.

Chi non sedeva in parlamento da un pò, ma risalta per attività finanziaria, è il verde Angelo Bonelli, con 135.422 azioni possedute in Tiscali e 14.000 in Inovio. Sempre nelle fila dei nuovi ingressi a sinistra, Elly Schlein non ha quote, proprietà o automobili da dichiarare. Soltanto 88mila euro di reddito. Restando da questa parte dell’emiciclo, non sono ancora state pubblicate le dichiarazioni patrimoniali di Boldrini, Cuperlo e Zingaretti. E lo spicchio opposto non è da meno. Oltre ai documenti di premier e vicepremier, mancano quelli della deputata Fascina, compagna del Cavaliere, e di Giovanni Donzelli, uomo di fiducia di Meloni e segretario della Camera. Anche sul fronte dei ministri, molte caselle ancora da rimepire. Mancano Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei e per il Sud, e Carlo Nordio, al vertice del dicastero della Giustizia. Un deputato-ministro che invece non ha tardato è il titolare dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Dichiara quasi una trentina di beni immobili, tra terreni e fabbricati, nella sua Gifflenga, in provincia di Biella. E poi quote e azioni in 7 diverse società. Reddito complessivo per il 2021: 165mila euro.

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